C'è l'Opéra, il Louvre, L'Arc de Triomphe, Notre-Dame, la Tour Eiffel, il Panthéon, Place de la Concorde, Saint-GermainDes-Pres. Esplodono in arancioni, verdi, blu, viola, rossi.
Ci volteggiano sopra amanti, animali, madri, fiori, angeli.
Chagall non smise mai di ricordarla, di trasfigurarla nei suoi sogni, di farla orizzonte su cui si mimetizzava tutto il suo immaginario intimo e poetico.
C'è la città con i suoi luoghi simbolici, e c'è il pittore con la sua storia, i suoi miti. Parigi evoca e accoglie al tempo stesso, si fa materia onirica nello sguardo di Chagall.