Il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia è una poesia di Giacomo Leopardi (1798-1837) composta a Recanati tra il 1829-1830.
Il poeta, nelle vesti di un pastore, interroga la luna sulla condizione umana, e sul suo incarico di governare il gregge, che non è a conoscenza del dolore dell'esistenza, in quanto di natura animale; il pastore interroga ancora la luna, senza ricevere risposta; sogna di viaggiare, di volare via dal mondo, ma non può, e così conclude che è tragico l'essere nati.
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?
Marc Chagall | Solitude, 1933 | Tel Aviv Museum of Art