Lo guardò con una specie di paura. No. Marcello non è un tipo da fare paura nemmeno a lui Antonio, cinquantenne. Arrivò con uno scooter, era vestito con discreto cattivo gusto, una cravatta variegata gialla e verde, un abito a righe. Ma la faccia? L'importante era la faccia. La faccia corrispondeva alle descrizioni della Laide. Era un giovane piuttosto alto, più alto di Antonio, leggermente curvo tuttavia. Ma la faccia? La faccia era l'importante
La faccia corrispondeva, corrispondeva fino in fondo. Brutto? Non brutto. Peggio. Inespressivo, privo di vita, ottuso. Non brutto però.
Gli occhi, soprattutto gli occhi. Senza guizzo, senza scintilla, senza neppure intenzioni o sottintesi. Bonario, vagamente goffo. Sì, corrispondeva perfettamente. Le presentazioni. L'imbarazzo fu minimo.
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Dino Buzzati |