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Mohamad Tammam | Abstract painter
Mona Edulesco | Modern impressionist painter
Mona Edulesco is an Romanian painter and architect based in Lyon, France.
She is specializing in textural impasto palette knife oil paintings, rendered in an abstract manner, in a modern impressionist style.
- "The palette knife oil painting technique that I developed over the years confers expressiveness to my paintings and an amazing three dimensional aspect".
"I am fascinated by the explosive textures and the intense chromatic that you can explore and reinvent by working the medium of oil painting".
Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo V
Ma quando, nel salotto compiacente della signora Ermelina, la ragazza, con le braccia nude levate a manici d'anfora, si voltò a sorridergli, di colpo affiorò il ricordo di quella sera di settembre, o ottobre, in corso Garibaldi.
Non poteva dire che fosse lei.. La ragazza di corso Garibaldi, almeno nel ricordo, era forse più bella, però c'era una strana identità di tipo umano. Certo, questa Laide non aveva lo stesso mistero.
Oppure la violenta attrazione esercitata su di lui da quella dipendeva dal fatto che in quel momento, in quel posto, lei era una creatura irraggiungibile mentre questa era a sua facile e completa disposizione? Forse era soltanto la diversa situazione a fargliele apparire diverse, mentre in realtà erano la stessa persona?
Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo IV
A questo punto la signora Ermelina chiese: "Le fa niente, dottore, se proviamo un abito?"
"S'immagini." Dorigo sapeva che la Ermelina, per mascherare il suo lavoro di ruffiana, diceva di tenere una "boutique". Nella camera da letto c'era infatti, su tutta una parete, un armadio a muro, pieno probabilmente di vestiti.
Del resto quel diversivo semplificava le ipocrite cerimonie dell'attesa. Per una convenzione di decenza, ogni volta l'andata a letto era preceduta da un quarto d'ora di chiacchiere sul più e sul meno, in tono di allegria forzata. Dopodiché, esauriti gli argomenti a portata di mano, si faceva un imbarazzato silenzio. Finché la signora Ermelina: "Su, da bravi volete andare di là?". Quando non era la stessa ragazza a prendere per mano lui, invitandolo ad alzarsi; simulazione di desiderio che aveva sempre un certo effetto.
Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo III
Dino Buzzati | Piazza del Duomo di Milano
Nel salotto, per così dire, c'era un divano ad angolo, un tavolo rotondo, un altro divano lungo, un armadietto, un armadio a muro.
Mobili cosiddetti moderni, tipo Svezia, abbastanza semplici, un vago senso di pulizia. Stupiva la presenza, sui muri, di due grandi riproduzioni di Bruegel il Vecchio: le famose scene di contadini.
Chissà come erano capitate là, o erano state scelte.
Era là seduta sul divano lungo. Lui ne ebbe al primo sguardo un'impressione gradevole però niente di straordinario.
Un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola, dagli occhi tondi e attoniti. C'era qualcosa di fresco, di popolaresco, ma non volgare.
Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo II
La signora Ermelina stava al sesto piano di una grande casa nelle vicinanze di piazza Missori. L'ascensore era di quelli che la porta si apre automaticamente da sola ma alle volte si chiude inaspettatamente.
Una volta Dorigo ci era rimasto preso dentro, per un istante la paura di venir schiacciato come una noce, ma in realtà la pressione delle due valve non era eccessiva.
Sulla porta non c'era la targhetta col nome. Il grande corridoio pavimentato di marmo era deserto. Ma non si poteva sbagliare la porta appunto per la mancanza della targhetta, tutte le altre invece l'avevano.
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