Ma quando, nel salotto compiacente della signora Ermelina, la ragazza, con le braccia nude levate a manici d'anfora, si voltò a sorridergli, di colpo affiorò il ricordo di quella sera di settembre, o ottobre, in corso Garibaldi.
Non poteva dire che fosse lei.. La ragazza di corso Garibaldi, almeno nel ricordo, era forse più bella, però c'era una strana identità di tipo umano. Certo, questa Laide non aveva lo stesso mistero.
Oppure la violenta attrazione esercitata su di lui da quella dipendeva dal fatto che in quel momento, in quel posto, lei era una creatura irraggiungibile mentre questa era a sua facile e completa disposizione? Forse era soltanto la diversa situazione a fargliele apparire diverse, mentre in realtà erano la stessa persona?