La signora Ermelina stava al sesto piano di una grande casa nelle vicinanze di piazza Missori. L'ascensore era di quelli che la porta si apre automaticamente da sola ma alle volte si chiude inaspettatamente.
Una volta Dorigo ci era rimasto preso dentro, per un istante la paura di venir schiacciato come una noce, ma in realtà la pressione delle due valve non era eccessiva.
Sulla porta non c'era la targhetta col nome. Il grande corridoio pavimentato di marmo era deserto. Ma non si poteva sbagliare la porta appunto per la mancanza della targhetta, tutte le altre invece l'avevano.