Per il pittore e lo stilista Francese Jean-Gabriel Domergue, ciò che contava di più era che la forma della donna sia rispettata.
"Finché il couturier è disposto ad ammettere che le donne hanno un corpo, che l'abito è fatto per il corpo e non il corpo per il vestito, allora la moda è bella e tutto va bene.
Bisogna essere in grado di indovinare la forma della donna attraverso il tessuto e sentire che è in grado di muoversi liberamente.
Il movimento è ciò che conferisce alle linee la loro bellezza, la loro pienezza, la loro grazia. È il movimento, non l'immobilità, che la anima e la anima.
Amo la moda che, non solo permette la flessibilità del corpo della donna, ma la richiede".
Nonostante la sua formazione classica, Jean-Gabriel Domergue (1889-1962) fu sensibile agli sconvolgimenti della sua epoca ed alle tendenze che ne hanno dato origine.