Secondo Botero (1932-2023), il dipingere deve essere inteso come una necessità interiore, un bisogno che porta ad un'esplorazione ininterrotta verso il quadro ideale.
Tuttavia, questo bisogno rimane sostanzialmente inappagato. Il colore rimane tenue, mai esaltato, mai febbrile, generalmente steso in campiture piatte ed uniformi, senza contorni.
Da notare l'assenza totale delle ombreggiature nei suoi dipinti, perché essi, secondo Botero "... sporcherebbero l'idea del colore che desidero trasmettere".