Tra le innumerevoli raffigurazioni, le allegorie dei Vizi e delle Virtù, poste in un finto zoccolo a specchi marmorei sulla parte inferiore delle due pareti laterali, sono sicuramente molto interessanti! Giotto le colloca in modo che figurino in rapporto sia le une con le altre, sia con il Giudizio Universale posto in controfacciata secondo un percorso che conduce a due destini ben precisi, l’Inferno o il Paradiso.
Giotto ha pensato alla disposizione delle figure predisponendo una sorta di percorso di salvezza, nel quale si possono curare i vizi tramite le virtù.
La figura posta all’inizio di questo 'percorso' è la Stoltezza, rappresentata da una donna vestita da giullare, giovane e stolta, incapace di distinguere il bene dal male. Quale virtù si contrappone alla Stoltezza? Ovviamente la Prudenza, che Giotto raffigura come una donna matura, intellettuale, seduta dietro ad una cattedra.
La Temperanza