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Jules Bastien-Lepage (1848-1884)

French painter Jules Bastien-Lepage was born in the village of Damvillers, Meuse, on the 1st of November 1848 and spent his childhood there.
He first studied at Verdun, and prompted by a love of art went in 1867 to Paris, where he was admitted to the École des Beaux-arts, working under Cabanel.
In 1880 he exhibited a small portrait of M. Andrieux and Joan Of Arc listening to the Voices; and in the same year, at the Royal Academy, the little portrait of the Prince of Wales.


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Konstantin Kacev, 1967


Konstantin Kacev è nato a Taschent, dove ha vissuto fino al 1983.
Ha continuato gli studi secondari a Skopje fino al 1986 e nel 1995 si è laureato presso la Facoltà di Belle Arti di Skopje presso il dipartimento di pittura, conservazione e restauro.
Per molti anni ha lavorato presso il Dipartimento di Cultura e Conservazione della Repubblica specializzandosi nella protezione dei monumenti come conservatore freelance di dipinti murali.
Dal 1999 si trasferisce nel suo studio e partecipa a numerose mostre in tutta la Macedonia ed a diverse mostre indipendenti a Parigi e New York nel 2005. Vive e lavora a Skopje, Repubblica di Macedonia.

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Gianluca Mantovani, 1974

Gianluca Mantovani è nato a Livorno, città dove vive e opera.
Nel 2004, spinto dall'innata passione per il disegno e raggiunta una maturità personale, inizia da autodidatta a cimentarsi nella pittura ad olio.
Livorno, città dei macchiaioli, lo avvicina inizialmente all'impressionismo: le prime opere risentono infatti fortemente di tali caratteristiche ma la sua ricerca artistica e la sperimentazione lo hanno spinto ad avvicinarsi ad altri stili, fino all'incontro con il suo maestro Bruno Di Maio.


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Audrey Kawasaki,1982 | Los Angeles

Le opere ad olio di Audrey Kawasaki sono dipinti direttamente su pannelli di legno, ed il suo stile è stato descritto come una fusione di Art Nouveau e manga giapponese.
Kawasaki ha studiato pittura per due anni al Pratt Institute di New York City, ma ha lasciato dopo due anni senza completare la laurea.
Cita l'enfasi nella scena artistica di New York sull'arte concettuale, un approccio in contrasto con il suo stile figurativo ed illustrativo, come tra i motivi per cui se n'è andata.


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Carlo Dolci | Allegoria della Pazienza, 1677


Dolci, Carlo - Figlio di Andrea e di Agnese Marinari, nacque a Firenze il 25 maggio 1616. La fonte principale per le notizie relative a questo pittore è la biografia scritta dal suo alunno Filippo Baldinucci (pubblicata postuma nel 1728).
Da questa si apprende che, rimasto orfano del padre all'età di quattro anni, entrò nella bottega di Iacopo Vignali a soli nove anni e vi restò sino al momento in cui si rese autonomo; nel 1648 fu iscritto fra gli accademici del disegno; nel 1654 sposò Teresa Bucherelli (1638/39-1683), dalla quale ebbe un maschio di nome Andrea e sette figlie femmine (Baldinucci, 1728, p. 361).

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Vasily Kotarbinsky | The Nile Mist


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I Sette Vizi | Giotto

Alla Cappella degli Scrovegni, il quarto registro delle due pareti laterali, quello più in basso, riporta il percorso con quattordici Allegorie a monocromo che simboleggiano i Vizi sulla sinistra (Stultitia, Inconstantia, Ira, Iniusticia, Infidelitas, Invidia, Desperatio) e le Virtù sulla destra (quattro cardinali, Prudencia, Fortitudo, Temperantia, Iusticia, e tre teologali, Fides, Karitas, Spes), alternate a specchiature in finto marmo.
Il nome del vizio o della virtù è scritto in alto in latino e indica chiaramente che cosa rappresentino queste immagini. Rappresentano il percorso del settimo giorno (quello che sta tra la nascita della Chiesa e il Giudizio Universale).
Vizi e virtù corrispondenti si fronteggiano a coppia, in modo da simboleggiare il percorso verso la beatitudine, da effettuarsi superando con la cura delle virtù gli ostacoli posti dai vizi corrispondenti, seguendo uno schema filosofico-teologico di ascendenza agostiniana.

L'ira - La Cappella degli Scrovegni