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Vasily Kotarbinsky | The Nile Mist


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I Sette Vizi | Giotto

Alla Cappella degli Scrovegni, il quarto registro delle due pareti laterali, quello più in basso, riporta il percorso con quattordici Allegorie a monocromo che simboleggiano i Vizi sulla sinistra (Stultitia, Inconstantia, Ira, Iniusticia, Infidelitas, Invidia, Desperatio) e le Virtù sulla destra (quattro cardinali, Prudencia, Fortitudo, Temperantia, Iusticia, e tre teologali, Fides, Karitas, Spes), alternate a specchiature in finto marmo.
Il nome del vizio o della virtù è scritto in alto in latino e indica chiaramente che cosa rappresentino queste immagini. Rappresentano il percorso del settimo giorno (quello che sta tra la nascita della Chiesa e il Giudizio Universale).
Vizi e virtù corrispondenti si fronteggiano a coppia, in modo da simboleggiare il percorso verso la beatitudine, da effettuarsi superando con la cura delle virtù gli ostacoli posti dai vizi corrispondenti, seguendo uno schema filosofico-teologico di ascendenza agostiniana.

L'ira - La Cappella degli Scrovegni

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Ricardo Fernandez Ortega, 1971

Ricardo Fernandez Ortega è nato a Durango, in Messico.
Il modo in cui l'artista messicano Ricardo Fernandez aggiunge e sottrae la luce e controlla attentamente i ricchi toni scuri e sensuali ricorda i grandi maestri spagnoli del XVII secolo come Diego Velazquez.
I suoi modi intuitivi di usare luci e ombre (chiaroscuro) ci portano in uno spazio misterioso, a volte surreale, dove le donne indossano armature eleganti, copricapi stravaganti ed esistono in terreni vuoti mentre partecipano ad attività strane, ma fantastiche ed oniriche.


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Antoine Jossé, 1970

I dipinti di Antoine Jossé sono noti per la loro atmosfera, i colori evocativi ed i cieli tumultuosi.
La sua opera esprime un irrefrenabile desiderio di leggerezza, evasione e la capacità di sognare l'impossibile.
La presenza di esseri umani immersi in questi paesaggi onirici conferisce un fascino unico al lavoro dell'artista.
Jossé bilancia umorismo e minaccia in questo mondo desolato e pericoloso in cui esseri fragili prosperano in posizioni precarie.
Un cielo coperto della Normandia sovrasta queste scene, lasciando lo spettatore incerto se le nuvole si profilano o si allontanano, opprimenti od indulgenti.


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Guy Cambier (1923-2008)

Nato ad Uccle-lez-Bruxelles, Guy Cambier fu un pittore di genere, figure, ritratti e nature morte. All'età di nove anni perse l'uso delle gambe a causa di un tragico incidente.
Era autodidatta e studiava le tecniche e le opere di quegli artisti che emulava, Corot e Watteau.
Cambier inizia ad esporre nel 1942, prima in Belgio e poi in Francia in Costa Azzurra oltre che negli Stati Uniti ed a Parigi al Salon des Peintres Temoins de leur Temps.
Nel 1957 riceve il premio parigino “Le Prix de la Jeune Peintre”.


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Manner of Rembrandt | Young Woman with a Red Necklace, 1645


The same model appears in "Study of a Young Girl" (formerly marquis de Pontalba, Senlis; later Jane Taft Ingalls, Cleveland; current whereabouts unknown), and possibly also in "Young Woman at an Open Half-Door" (Art Institute of Chicago), attributed to Samuel van Hoogstraten.
The picture is also closely related to "A Woman Weeping" (Detroit Institute of Arts), assigned to the circle of Rembrandt.
In the 1950s, when this small panel was in the well-known collection of Sidney van den Bergh, it was frequently exhibited as a Rembrandt, as it had been in the celebrated Amsterdam exhibition of 1898.

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Rembrandt | Young Woman at an Open Half-Door, 1645


This young woman, with her sidelong glance and the ambiguous lift at the corner of her mouth, exemplifies the playful nature of Rembrandt van Rijn’s character studies, called tronies, as well as his use of doorways and windows as clever framing devices.
However, the overall flatness of this composition argues against Rembrandt’s authorship.
It may have been created by a member of his prolific workshop and then endorsed as a studio product with the artist’s signature and date. | Art Institute of Chicago