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Edson Campos (Brazilian painter, 1955)


Born in Rio de Janeiro, Brazil, Campos has enjoyed sketching and painting since childhood. He is a completely self-taught artist. He moved to the United States in 1978 where he quickly established himself as an artist of the highest caliber.
He has exhibited his lifelike, passionate paintings and drawings in major cities throughout the country, winning several awards.
Not surprisingly, Campos' sophisticated artwork also has great popular appeal: it has been commissioned to be exhibited in all 500 rooms of the Queen Mary Hotel in Long Beach, California. Recently, Campos participated in the Art Expo New York, where his work was highly praised by critics. The November 1999 issue of The Artist's Magazine featured his work in a special section on painting techniques.

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Hasan Saygin, 1958

Hasan Saygin è nato a Karamanli, Turchia.
Dopo aver completato gli studi all'Ecole des Beaux Arts di Istanbul, è arrivato in Francia nel 1982 e da allora si è dedicato alla pittura.
Ha presentato le sue opere al Salon Automne di Parigi, Artistes Français, Comparisons -Fall, French Artists, Comparisons.
Ha ricevuto inoltre numerosi premi e medaglie - Deauville nell'89 - Premio Jacques Catinat a Chatou - Medaglia della Città di Parigi nel 1990 - Premio del Consiglio Generale degli Yvelines nel 1991 - Forme e colori 91 a Washington.


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Anita Kreituse, 1954 | Riga, Latvia

Anita Kreituse è nata a Riga, Lettonia. Anita Kreituse si è diplomata nel 1972 J. Rozentals Art School di Riga e ha ammesso l'Accademia delle arti lettone nel stesso anno.
Già dal 1973 partecipa a mostre d'arte.
Dopo Diploma Accademia 1980 inizia a lavorare come art director presso la "Zilite" magazine, dove è attiva fino al 1997.
Anita è membro del Latvian Unione Artisti dal 1992 e ha partecipato a numerose e importanti manifestazioni artistiche mostre nel paese.


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Remedios Varo (1908-1963)

Remedios Varo, fu una pittrice surrealista Ispano-Messicana, attiva soprattutto in Messico in collaborazione con Leonora Carrington.
Nata María de los Remedios Alicia Rodriga Varo y Uranga da padre valenciano e madre argentina di origine basca, si interessò fin da molto giovane al disegno, cui venne introdotta dal padre, ingegnere idraulico e libero pensatore; così che a soli 15 anni si iscrisse all'Accademia d'Arte a Madrid.


Appena terminata l'Accademia e stanca delle restrizioni del collegio femminile, partì col marito alla volta di Parigi, dove trovò il sospirato spirito libero e bohemien che in seguito segnerà la sua arte.
Nel 1932, dopo un solo anno, tornò in Spagna nella città che meno le avrebbe fatto sentire la mancanza della capitale francese: l'altra capitale del surrealismo, Barcellona.

Durante la guerra civile spagnola si schierò senza esitazione coi Repubblicani; separata dal marito, conobbe il poeta Benjamin Péret, che parteggiava per gli antifascisti, divenne la sua compagna e si recò con lui a Parigi.
Nuovamente in Francia, questi la introdusse nel circolo surrealista di André Breton.
Nel 1941, con l'occupazione nazista della Francia, la pittrice e il poeta furono nuovamente costretti a fuggire ed emigrarono in Messico, paese dove la politica di accoglienza del presidente Lázaro Cárdenas permise ai due rifugiati politici di naturalizzarsi rapidamente ed intraprendere la propria attività.


Nelle Americhe, Remedios Varo dovette usare sia le conoscenze di disegno tecnico-scientifico apprese prima dal padre e poi all'Accademia, sia quelle di disegnatrice pubblicitaria già praticate a Barcellona per guadagnarsi da vivere.
Fu solo dopo le seconde nozze col politico austriaco Walter Gruen, nel 1952, che poté dedicarsi esclusivamente all'arte.
Nel 1955 la pittrice presentò al pubblico i suoi lavori in una prima esposizione collettiva a Città del Messico, seguita l'anno successivo da un'esposizione individuale.

In Messico la pittrice conobbe personalmente gli artisti messicani Frida Kahlo e Diego Rivera, ma stabilì una relazione di amicizia più forte con altri intellettuali in esilio, in particolare con l'inglese Leonora Carrington, anche lei pittrice surrealista.
Insieme a Leonora Carrington ed a Bridget Bate Tichenor espatriò ed espose in Messico.
Morta di arresto cardiaco l'8 ottobre del 1963, è oggi considerata una delle più grandi artiste del Messico.



L'opera di Remedios Varo si è raffinata in uno stile molto personale e riconoscibile, nota per i dipinti onirici dall'apparato scientifico.
Chiara è l'influenza del movimento surrealista, di cui ha fatto parte e la propensione al sogno ed alla rappresentazione del legame tra la realtà vissuta e quella immaginata.
Il tutto eseguito con grande accuratezza tecnica ed una minuziosa attenzione ai particolari sia dal punto di vista simbolico che pittorico.


Molti dei quadri della pittrice portano forti richiami autobiografici, tanto che spesso i personaggi che appaiono nelle sue opere assomigliano alla pittrice o ai suoi amici più intimi. Tra i temi ricorrenti quello della ribellione più o meno manifesta ad una rigidità imposta dall'esterno, che spesso sfocia in una fuga o un viaggio, su imbarcazioni sempre diverse ed intime o su biciclette od altri mezzi su eteree ruote.
Ma il mondo di Remedios Varo non ha mai una sola dimensione, se ne aggiungono sempre delle nuove, o per il galleggiamento sulle nuvole del sogno, o perché dalle pareti, dalle spalliere, dagli orologi a pendolo, si aprono squarci da cui si affacciano nuove realtà, nella forma di gatti e di volti o di uccelli e foglie secche.


Anche la lettura di ogni singola opera è un compito che richiede molto tempo, per la densità di significati e di particolari mai casuali.
Dopo aver assaporato al primo impatto la gradevolezza del tratto, si finisce per rimanere intrappolati nel susseguirsi di nuove scoperte; quando si nota che è il tessuto dei vestiti indossati dai personaggi a costituire il materiale per imbarcazioni e pavimenti, che chi tiene la luna in gabbia si trova altrettanto intrappolato tra le nubi, mentre tra le ragazze che tessono a comando nella torre ce n'è una che ha furtivamente disegnato la propria libertà.


Anche la creazione dovuta alla magia ricorre spesso nelle opere della pittrice, dove l'esperta mano dell'alchimista mescola la luce degli astri per creare nuova arte e nuova vita, popolata di esseri con sembianze più di animali che umane degne dell'artista da lei sempre ammirato: Hieronymus Bosch. | © Wikipedia






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William Henry Margetson | The sea hath its pearls, 1897

"The sea hath its pearls" is an 1897 oil painting by British figurative painter William Henry Margetson (1861-1940).
The circlet of crabs carved in low relief on the frame of this painting is integral to its success as a work of art.
Echoing the seaside theme, and offering closure to an otherwise excessively open composition, the frame participates in the painting quite as constructively as the bending figure and wave-lapped beach.

The Sea Hath its Pearls

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Alfred Stevens | Un soir a la mer

Alfred Stevens, born in Brussels, was a student of François-Joseph Navez (1787-1869), Belgium's most important pupil of Jacques-Louis David; then in 1844 Stevens continued his studies under Camille Roqueplan (1803-1855) in Paris, whose looser, more casual technique pleased public taste.
After 1852, Stevens remained in Paris indefinitely; his earliest works show various influences, from Courbet, Couture, and Velázquez.


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Maria Zeldis (1955-2018)

Maria Fedotova-Zeldis è nata in Ucraina. Trascorse l'infanzia a Kiev ed all'inizio degli anni '90, lei e suo marito si sono trasferiti in Messico, dove ha vissuto e lavorato in un'orchestra sinfonica.
Artista autodidatta, la Zeldis aveva molto talento, è stata pianista e docente presso il Messico Sinfonica di Stato.
Il suo lavoro è bellissimo e così dettagliato.