Nato a Brescia, Angelo Inganni (1807-1880) apprese le basi dell'arte dal padre Giovanni e dal fratello maggiore Francesco, con i quali lavorò fin da giovane alle decorazioni ad affresco.
Distintosi durante il servizio militare come disegnatore e ritrattista, fu notato dal maresciallo Radetzky che lo fece ammettere all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1833.
L'opera che presentò regolarmente alle esposizioni di Brera dal 1834-1859 costituisce una vasta serie di vedute urbane di Milano che catturano tutti i dettagli della sua architettura e includono somiglianze di persone reali.