Nato a Vercelli nel 1878, Antonio Ambrogio Alciati (1878-1929) si trasferisce con la madre e la sorella nel 1879 a Milano per frequentare l’Accademia di Brera, dove riceve gli insegnamenti di Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone.
Quest’ultimo lo aiuta a perfezionarsi nel ritratto, introducendolo fra la ricca borghesia milanese.
Tra il 1902 e il 1910 esegue una serie di quadri d’ispirazione romantica e familiare, ma si dedica anche alla decorazione di chiese e ville lombarde, mentre nel secondo decennio del secolo il suo stile si evolve abbandonando le tonalità sfumate e la gamma spenta che rasenta il monocromo, per acquistare gradatamente un maggior vigore costruttivo e un vivace cromatismo.