Showing posts with label 13th Century Art. Show all posts
Showing posts with label 13th Century Art. Show all posts
Textual description of firstImageUrl

Rumi: Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c'è un campo. Laggiù ti aspetterò!

Jules-Joseph Lefebvre🎨 (French painter, 1836-1912) Graziella

"Out beyond ideas of wrongdoing
and rightdoing there is a field.
I'll meet you there..
When the soul lies down in that grass
the world is too full to talk about"!

Textual description of firstImageUrl

Le Sette Virtù | Giotto | La Cappella degli Scrovegni

Tra le innumerevoli raffigurazioni, le allegorie dei Vizi e delle Virtù, poste in un finto zoccolo a specchi marmorei sulla parte inferiore delle due pareti laterali, sono sicuramente molto interessanti! Giotto le colloca in modo che figurino in rapporto sia le une con le altre, sia con il Giudizio Universale posto in controfacciata secondo un percorso che conduce a due destini ben precisi, l’Inferno o il Paradiso.
Giotto ha pensato alla disposizione delle figure predisponendo una sorta di percorso di salvezza, nel quale si possono curare i vizi tramite le virtù.
La figura posta all’inizio di questo 'percorso' è la Stoltezza, rappresentata da una donna vestita da giullare, giovane e stolta, incapace di distinguere il bene dal male. Quale virtù si contrappone alla Stoltezza? Ovviamente la Prudenza, che Giotto raffigura come una donna matura, intellettuale, seduta dietro ad una cattedra.

La Temperanza

Textual description of firstImageUrl

Giotto (1266-1337)


Giotto di Bondone better known simply as Giotto, was an Italian painter and architect from Florence in the late Middle Ages.
He is generally considered the first in a line of great artists who contributed to the Italian Renaissance.
Giotto's contemporary Giovanni Villani wrote that Giotto was "the most sovereign master of painting in his time, who drew all his figures and their postures according to nature. And he was given a salary by the Comune of Florence in virtue of his talent and excellence".
Giotto's masterwork is the decoration of the Scrovegni Chapel in Padua, commonly called the Arena Chapel, completed around 1305. This fresco cycle depicts the life of the Virgin and the life of Christ.
It is regarded as one of the supreme masterpieces of the Early Renaissance. That Giotto painted the Arena Chapel and that he was chosen by the Comune of Florence in 1334 to design the new campanile (bell tower) of the Florence Cathedral are among the few certainties of his biography.
Almost every other aspect of it is subject to controversy: his birthdate, his birthplace, his appearance, his apprenticeship, the order in which he created his works, whether or not he painted the famous frescoes at Assisi, and his burial place.

Textual description of firstImageUrl

I Sette Vizi | Giotto

Alla Cappella degli Scrovegni, il quarto registro delle due pareti laterali, quello più in basso, riporta il percorso con quattordici Allegorie a monocromo che simboleggiano i Vizi sulla sinistra (Stultitia, Inconstantia, Ira, Iniusticia, Infidelitas, Invidia, Desperatio) e le Virtù sulla destra (quattro cardinali, Prudencia, Fortitudo, Temperantia, Iusticia, e tre teologali, Fides, Karitas, Spes), alternate a specchiature in finto marmo.
Il nome del vizio o della virtù è scritto in alto in latino e indica chiaramente che cosa rappresentino queste immagini. Rappresentano il percorso del settimo giorno (quello che sta tra la nascita della Chiesa e il Giudizio Universale).
Vizi e virtù corrispondenti si fronteggiano a coppia, in modo da simboleggiare il percorso verso la beatitudine, da effettuarsi superando con la cura delle virtù gli ostacoli posti dai vizi corrispondenti, seguendo uno schema filosofico-teologico di ascendenza agostiniana.

L'ira - La Cappella degli Scrovegni

Textual description of firstImageUrl

La Cappella degli Scrovegni | Stile

Rispetto alle Storie di san Francesco, le scene hanno una composizione narrativa più semplice e chiara e un minor affollamento dei personaggi. Si assiste a un maggiore affinamento dei mezzi espressivi, ad una più forte padronanza della composizione per gli effetti narrativi, dei gesti, delle posture, delle espressioni, della cromìa.
Le figure hanno un volume ancora più reale che ad Assisi, avvolte da ampi mantelli attraverso cui si capisce la modellazione dei corpi sottostanti. La stesura pittorica è più morbida e densa, con un modellato più fuso che dà alle figure un risalto più pieno e meno tagliente.
Le scene hanno la solennità degna della loro sacralità, i volti e i gesti mostrano i moti più intimi dell'anima. Le figure protagoniste sono sempre maestose e importanti, in un inimitabile equilibrio tra la gravitas della statuaria classica e le eleganze della cultura gotica, con espressioni sempre concentrate e profonde.
Più libero è l'approccio alle figure di contorno, vivacissime nelle fisionomie, nei gesti e negli atteggiamenti.

San Michele trafigge Satana

Textual description of firstImageUrl

La Cappella di Giotto

La Cappella intitolata a Santa Maria della Carità, affrescata tra il 1303-1305 da Giotto su incarico di Enrico degli Scrovegni costituisce uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale.
La narrazione ricopre interamente le pareti con le storie della Vergine e di Cristo, mentre nella controfacciata è dipinto il grandioso Giudizio Universale, con il quale si conclude la vicenda della salvazione umana.
L'edificio era originariamente collegato al palazzo di famiglia, fatto erigere dopo il 1300, seguendo il tracciato ellittico dei resti dell'arena romana.
Da quando, nel 1880, la Cappella è stata acquisita dalla città di Padova, gli affreschi sono stati continuamente oggetto di particolari attenzioni e, nell'Ottocento e nel Novecento, sono stati compiuti svariati interventi conservativi.