Austrian photographer Stefan Draschan is a self-confessed flâneur(a French term popularized in the 19th century for a type of urban male "stroller", "lounger", "saunterer", or "loafer").
Draschan commutes between Vienna, Berlin, Naples, and Paris.
His penchants for museum-going and people-watching blossomed into a wildly successful blog-turned-book: Coincidences at Museums (2019), in which he photographed other museum-goers who inadvertently matched with the paintings in front of them.
Since then, Draschan has developed numerous other projects that retain the same penchant for amusing pattern recognition.
Draschan’s work has inspired a wide audience to identify joyful compositions in everyday life.
He states: "I'm a voyeur and a hunter.
I prefer to look for matches with old masters or old art in general, matches with contemporary art are quite often and too easy for me, i want to make a bridge between the centuries, connect different times".
"I saw and captured the first match: a guy sitting in front of a Georges Braque in Berlin.
Six months later in Munich, I saw a guy who looked like the huge Greek vase behind him, and then in Vienna, I was breathless when I discovered a woman sitting in front of a Vermeer,” says the photographer.
"It then became clear that I would systematically look out for more of these coincidences".
His photos are often amusing and surprising, highlighting the unexpected connections between people and art.
Il fotografo Austriaco Stefan Draschan è un autoconfesso viaggiatore.
La sua inclinazione per i musei e l'osservazione delle persone è sbocciata in un blog di grande successo trasformato in libro: Coincidences at Museums (2019), in cui ha fotografato i visitatori dei musei che inavvertitamente si sono abbinati ai dipinti di fronte a loro.
Da allora, Draschan ha sviluppato numerosi progetti che mantengono la stessa inclinazione per il divertente riconoscimento di schemi.
Il lavoro di Draschan ha ispirato un vasto pubblico ad identificare composizioni gioiose nella vita di tutti i giorni.
Stefan Draschan afferma: "Sono un voyeur ed un cacciatore.
Preferisco cercare corrispondenze con i vecchi maestri o l'arte antica in generale, le corrispondenze con l'arte contemporanea sono piuttosto frequenti e troppo facili per me, voglio creare un ponte tra i secoli, collegare epoche diverse.
Ho visto ed immortalato la prima corrispondenza: un tizio seduto davanti ad un Georges Braque a Berlino.
Sei mesi dopo, a Monaco, ho visto un tizio che assomigliava all'enorme vaso greco dietro di lui, e poi a Vienna, sono rimasto senza fiato quando ho scoperto una donna seduta davanti ad un Vermeer", racconta il fotografo.
Allora è diventato chiaro che avrei sistematicamente cercato altre di queste coincidenze".
Le sue foto sono spesso divertenti e sorprendenti, evidenziando le connessioni inaspettate tra le persone e l'arte.
![](https://1.bp.blogspot.com/-PEA6zlrSZtg/X_930Y1W_bI/AAAAAAAG7g0/cAlR16TZ2oIRhDZu0ZD66-m6FdF4fICWACPcBGAsYHg/s0/Facebook.png" "Condividi su Facebook")
