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Helen Keller: "Tieni il viso rivolto al sole e non vedrai mai le ombre"

Helen Adams Keller (1880-1968) è stata una scrittrice ed accademica Americana, che, pur essendo sorda e cieca, si è fatta paladina della causa dei ciechi, dei sordi e dei muti in tutto il mondo.
Figlia di un direttore di giornale, Helen Keller contrasse la scarlattina all'età di diciannove mesi, che la lasciò cieca e sorda.
Quindi comunicò principalmente usando cartelli domestici fino all'età di sette anni, quando incontrò la sua prima insegnante Anne Sullivan (1866-1936), parzialmente cieca, avendo contratto il tracoma all'età di cinque anni ed ampiamente riconosciuta per i suoi successi nell'istruire ad alto livello una persona priva di vista, udito e linguaggio normale.
Sullivan, che si assunse l'oneroso e spesso frustrante compito di insegnare a Keller l'alfabeto manuale, tamburellando sul palmo della mano e come leggere le labbra appoggiando il pollice e l'indice sul viso di chi parlava, insegnò a Keller il linguaggio, inclusa la lettura e la scrittura.
Dopo un'istruzione sia presso scuole specialistiche che tradizionali, Keller frequentò il Radcliffe College dell'Università di Harvard e divenne la prima persona sordocieca negli Stati Uniti a conseguire una laurea in arti.

Helen Keller

Keller fu anche un'autrice prolifica, scrisse 14 libri e centinaia di discorsi e saggi su argomenti che spaziavano dagli animali al Mahatma Gandhi.
Keller fece campagne per i disabili e per il suffragio femminile, i diritti dei lavoratori e la pace nel mondo.
Fu membro fondatore dell'American Civil Liberties Union.

"Optimism" è un saggio scritto dalla Helen Keller nel 1903.
Di seguito pubblichiamo delle citazioni tratti da questo saggio.

"Non importa quanto tardo, avaro o saggio sia un uomo. Egli sa che la felicità è indisputabilmente giusta".
"È curioso osservare quale ideale di felicità amino gli uomini e in quali singolari posti essi cerchino la sua sorgente. Alcuni la cercano nell'ammucchiare ricchezze, alcuni nella superbia del potere, altri nelle conquiste dell'arte e della letteratura. Pochi la cercano nell'esplorazione del loro spirito o nel miglioramento della conoscenza".

Helen Keller ed Anne Sullivan - l'insegnante che aprì alla Keller il mondo della vista e del suono attraverso il tatto, 1887

"Molte persone misurano la propria felicità in termini di piacere fisico e di possedimenti materiali. Quanto sarebbero felici, se potessero raggiungere quello scopo che hanno fissato sulla linea dell'orizzonte!
Se mancasse loro quel dono o quella condizione, si considererebbero miserabili. Se la felicità si misurasse così, io che non posso sentire o vedere avrei ogni buona ragione per sedere in un angolo con le mani giunte e piangere. Se fossi felice nonostante le mie privazioni, se la mia felicità fosse così profonda da sembrare quasi una fede o una filosofia di vita - se, in breve, fossi ottimista, la mia testimonianza del credo dell'ottimismo varrebbe la mia sordità".

"Una volta conoscevo l'abisso dove non c'è speranza e dove l'oscurità si stende su ogni oggetto. Fu allora che l'amore venne e liberò la mia anima. Una volta conoscevo soltanto oscurità e immobilità.
Ora conosco la speranza e la gioia. Una volta piagnucolavo e davo pugni contro il muro che mi teneva rinchiusa. Ora mi rallegro nella consapevolezza di poter pensare, agire e ottenere il Paradiso. La mia vita non aveva passato né futuro.
Un pessimista avrebbe detto che [in quelle condizioni] "la morte è qualcosa da desiderare fervidamente".
Ma una piccola parola cadde dalle dita di un'altra sulla mia mano che si aggrappava al vuoto e il mio cuore afferrò l'estasi della vita. La notte scappò di fronte alla luce del pensiero e l'amore e la gioia presero il sopravvento sull'obbedienza alla scienza.

Può mai una persona che è scappata da una tale cattività, che ha provato il brivido e la gloria della libertà, essere pessimista?"

Helen Keller ed Anne Sullivan (insegnante della Keller), 1891

"È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza".

"Nonostante il mondo sia pieno di sofferenza, esso è tuttavia pieno della possibilità di vincere la sofferenza.
Il mio ottimismo quindi non si basa sull'assenza del male, ma sulla lieta sicurezza della preponderanza del bene e della buona volontà nel cooperare sempre verso il bene, che tutto questo possa un giorno prevalere. Cerco di accrescere il potere datomi da Dio nel vedere il meglio di tutto e di tutti e far sì che questo diventi parte della mia vita".

"Anch'io posso lavorare e siccome amo lavorare con la mia testa e con le mie mani, sono ottimista nonostante tutto. Pensavo che sarei stata ostacolata nel mio desiderio di fare qualcosa di utile. Ma ho scoperto che, nonostante le cose in cui io possa essere utile sono poche, il lavoro da compiere per me è quasi infinito".

Helen Keller e Mark Twain

"Capisco come sia stato possibile per Spinoza trovare una felicità profonda ed intensa quando venne scomunicato, quando era povero, disprezzato e considerato sospetto sia dagli ebrei che dai cristiani. Il mondo degli uomini non mi ha mai trattato in tal modo, però il suo isolamento dall'universo della gioia dei sensi è in qualche modo analogo al mio.
Egli amò il bene per il bene.
Come tanti grandi spiriti accettò il suo posto nel mondo e si affidò ad un Potere superiore con la purezza di un bambino, credendo che Egli lavorava attraverso le sue mani e prevaleva attraverso il suo essere. Credeva assolutamente in Lui e anch'io.
Mi sembra che l'ottimismo profondo e solenne debba provenire da questa ferma fiducia nella presenza di Dio nell'individuo.
Non un remoto e inavvicinabile Governatore dell'Universo, ma un Dio vicinissimo ad ognuno di noi, presente non solo nella terra, nel mare e in cielo, ma anche in ogni puro e nobile impulso dei nostri cuori, "la fonte e il centro di tutte le anime, il loro solo punto di ristoro"".

Helen Keller ed Anne Sullivan, 1909

"Conoscere la storia della filosofia significa sapere che i più grandi pensatori della Storia, i profeti delle tribù e delle nazioni, sono stati ottimisti. La crescita della filosofia è la storia della vita spirituale dell'uomo".

"Il più grande risultato dell'educazione è la tolleranza. Tanto tempo fa, gli uomini combattevano e morivano per le loro credenze, ma ci sono volute ere per insegnare loro un altro tipo di coraggio – il coraggio di riconoscere e rispettare le credenze e la coscienza dei loro fratelli. La tolleranza è il principio primo della comunità, è lo spirito che conserva il meglio del pensiero dell'uomo".

"Vedo le nuvole dividersi lentamente e sento una voce di protesta contro il fanatismo.
La calma mano della tolleranza si posa sulla spalla dell'inquisitore e l'umanista porta un messaggio di pace al perseguito. Invece di strillare "Morte all'eretico!", gli uomini studiano l'anima dell'uomo con comprensione e così entra nei loro cuori un rinnovato rispetto per ciò che non si può vedere".

"L'idea di fratellanza risorge sul mondo con un significato più ampio della mera associazione di membri in una setta o in un credo. E i pensatori dalla grande anima come Lessing provocano il mondo chiedendo cosa sia più divino, se l'odio e la lotta all'ultimo sangue fra le religioni o l'armonia e la cooperazione. Gli antichi pregiudizi dell'uomo contro i suoi fratelli tentennano e si ritirano di fronte alla radiosità di un più generoso sentimento, che non sacrifica l'uomo alla forma o lo deruba della serenità e della forza che esso trova nel suo credo.
L'eresia di un'era diventa l'ortodossia dell'era seguente.
La mera tolleranza ha lasciato il posto ad un sentimento di fratellanza fra uomini sinceri di tutte le confessioni".

Helen Keller, 1909

"Ogni fede viene messa alla prova mediante i suoi effetti pratici nella vita. Se è vero che l'ottimismo permette al mondo di andare avanti e che il pessimismo lo rallenta, allora è pericoloso propagare una filosofia pessimista".

"Permettiamo al pessimismo una sola volta di prendere possesso dell'anima e la vita si capovolge, diventa solo vanità e vessazione dello spirito.
Non c'è cura alcuna per il disordine individuale o sociale, tranne l'oblio e l'annichilimento".
Il pessimista dice: "Mangiamo, beviamo e siamo felici, domani potremmo essere morti".
Se avessi osservato la mia vita dal punto di vista di un pessimista, sarei distrutta.
Dovrei cercare invano quella luce che non visita i miei occhi e quella musica che non risuona nelle mie orecchie. Dovrei implorare notte e giorno, senza mai essere soddisfatta nelle mie richieste.
Dovrei sedere in disparte nella più nera solitudine, preda della paura e della disperazione.
Ma da quando considero un dovere essere felici per me stessa e per gli altri, rifuggo da ogni tormento più che da ogni privazione fisica"
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Helen Keller ed Anne Sullivan

"Chi potrebbe mai permettere che la sua incapacità di sperare o di ricercare il bene possa oscurare il coraggio di chi porta i suoi fardelli come se fossero privilegi?"

"Ogni ottimista si muove nel solco del progresso, affrettandolo, mentre i pessimisti vorrebbero mantenere fermo il mondo. La conseguenza del pessimismo nella vita di una nazione è la stessa di quella nella vita di un individuo. Il pessimismo uccide l'istinto che richiede agli uomini di combattere contro la povertà, l'ignoranza ed il crimine, esaurendo tutte le fonti di gioia nel mondo".

"L'ottimismo è la fede che porta ad una conquista. Non si può fare nulla senza speranza".

"Credo sia un dovere sacro incoraggiare noi stessi e gli altri, impedire alla lingua di pronunciare ogni parola infelice contro il mondo di Dio, perché nessun uomo ha il diritto di lamentarsi un universo che Dio ha fatto giusto, per cui centinaia di uomini hanno combattuto per mantenerlo così com'è.
Credo che dovremmo agire in maniera da avvicinare sempre più l'era in cui nessun uomo vivrà nell'agiatezza quando un altro soffre.
Queste sono le regole della mia fede e ne esiste anche un'altra da cui tutto dipende: portare questa fede oltre ogni tempesta che intende affondarla e farne un principio nei disastri e nel dolore.
L'ottimismo è l'armonia dello spirito dell'uomo e di Dio che compie i Suoi ottimi sforzi".

Helen Keller incontrò Charlie Chaplin e gli insegnò il linguaggio dei segni, 1919