Di origini italiane, Joseph Lorusso è stato esposto all'arte in tenera età.
Attraverso diversi viaggi iniziali in Italia, i suoi genitori lo hanno introdotto alle opere dei maestri italiani.
Lorusso avrebbe guardato a queste influenze durante il suo primo sviluppo artistico e sono ancora evidenti nel suo lavoro odierno.
Durante gli anni della scuola, Lorusso si è specializzato in acquerelli e si considera un autodidatta come pittore ad olio.
Ha imparato a dipingere studiando le opere dei maestri pittori, perdendosi spesso nei corridoi del Chicago Art Institute durante le ore di pranzo, che spesso si trasformavano in pomeriggi di studio autonomo.
Joseph Lorusso crea paesaggi e opere figurative.
Nel dipingere questi soggetti, Lorusso si è concentrato sull'affinare le sue capacità di osservazione, specialmente per quanto riguarda colore, consistenza, forma e composizione.
I dipinti di Lorusso sono stati descritti come caldi ed onirici, luoghi di fuga riposante con un senso di spiritualità, e condividono l'atemporalità con le opere di altre epoche.
Scoprendo le opere degli impressionisti, gravitò verso le opere di Manet e Vuillard.
Lorusso cercò opere simili di tale emozione e divenne presto un appassionato studente di pittura, cercando ed immergendosi nelle opere di vari artisti.
Questo percorso lo avrebbe infine condotto alle opere di Sargent, Sorolla, Whistler e a un intero esercito di pittori meno noti ma ugualmente capaci.
All'interno di questo gruppo di artisti, Lorusso avrebbe trovato un senso di identità.
In queste opere magistrali, vide il potere di imbrigliare l'emozione e trasmetterla con potenza e sicurezza, ma con delicatezza e buon gusto.
Vide anche in questi artisti la capacità di esprimere "l'essenza" di un oggetto con solo poche pennellate scelte con cura, creando uno stato di pittura viscerale ed intuitivo.