View of Houses in Delft / Het Straatje, known as 'The Little Street' is an unusual painting in Vermeer’s oeuvre, and remarkable for its time as a portrait of ordinary houses.
The composition is as exciting as it is balanced.
The old walls with their bricks, whitewash, and cracks are almost tangible.
The location is Vlamingstraat 40-42 in Delft.
Vermeer’s aunt Ariaentgen Claes lived in the house at the right, with her children, from around 1645 until her death in 1670. | Source: © Rijksmuseum, Amsterdam
Painting materials
Vermeer achieved the realistic depiction of the surfaces with the masterful application of a relatively limited number of pigments.
He employed red ochre and madder lake for the reddish-brown brick wall, the blue in the sky contains lead white and natural ultramarine.
The green shutters and foliage are painted with azurite mixed with lead-tin-yellow.
View of Houses in Delft, exhibited at the Rijksmuseum of Amsterdam, is one of only three Vermeer paintings of views of Delft, the others being View of Delft and the now lost House Standing in Delft.
This painting is considered to be an important work of the Dutch master.
Straight angles alternate with the triangle of the house and of the sky giving the composition a certain vitality.
The walls, stones and brickwork are painted in a thicker paint layer, such that it makes them almost palpable.
Stradina di Delft nota come 'La piccola strada' è un dipinto insolito nell'opera di Johannes Vermeer (1632-1675), e notevole per il suo tempo come ritratto di case ordinarie.
La composizione è tanto emozionante quanto equilibrata.
I vecchi muri con i loro mattoni, la calce e le crepe sono quasi tangibili.
Il luogo è Vlamingstraat 40-42 a Delft.
La zia di Vermeer, Ariaentgen Claes, visse nella casa sulla destra, con i suoi figli, dal 1645 circa fino alla sua morte nel 1670. | Fonte: © Rijksmuseum, Amsterdam
Conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam, il dipinto assai ammirato fin dal passato, rappresenta una strada della nativa città di Delft, così come appariva nel diciassettesimo secolo: due case, le cui facciate sono rappresentate solo parzialmente secondo un taglio di estrema modernità (basato sulla regola dei terzi) e sono unite da due passaggi.
Nello sfondo si apre una veduta dei tetti di altre case e un cielo chiaro velato da nubi, che bucano la profondità.
Accurata e di notevole maestria è la descrizione degli edifici, coi mattoncini rossi qua e là consunti, l'intonaco di calce chiaro tirato solo fino al piano terra, le finestre coi vetri piombati, le imposte di legno, il marciapiede quadrettato a fianco della strada di ciottoli.
Qui scorre una canalina che, ancora una volta, accentua il senso prospettico.
Quattro figure umane compaiono in scala ridotta e in atteggiamenti schiettamente quotidiani: due donne alla presa coi lavori domestici (una indaffarata vicino a una specie di catino, una che cuce sulla porta di casa) e due bambini accovacciati per giocare in terra.
Le donne offrono un ideale di virtù domestica: occuparsi della propria casa era di fondamentale importanza per le donne olandesi.
Più che la rappresentazione dell'architettura cittadina, al pittore interessava immortalare la tranquilla quotidianità di un giorno qualunque, dove anche una scopa appoggiata od un rivolo di acqua saponata contribuiscono a creare un'atmosfera sospesa di sottile poesia.
A differenza dei suoi contemporanei (come ad esempio Pieter de Hooch, che condivise soggetti simili), Vermeer appare anche in questa tela il "pittore del silenzio".| Fonte: © Wikipedia