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Christopher Marlowe | Vieni a vivere con me e sii il mio amore / The passionate shepherd to his Love, 1599

"The Passionate Shepherd to His Love" (1599), by Christopher Marlowe (English playwright, poet, and translator of the Elizabethan era, 1564-1593), is a pastoral poem from the English Renaissance (1485–1603).
Marlowe composed the poem in iambic tetrameter (four feet of one unstressed syllable followed by one stressed syllable) in six stanzas, and each stanza is composed of two rhyming couplets; thus the first line of the poem reads: "Come live with me and be my love".

Come live with me, and be my love;
And we will all the pleasures prove
That hills and valleys, dales and fields,
Woods, or steepy mountains yields.

Walter Crane | The Passionate Shepherd to his Love illustration

And we will sit upon the rocks
Seeing the shepherds feed their flocks
By shallow rivers, to whose falls
Melodious birds sing madrigals.

And I will make thee beds of roses,
And a thousand fragrant posies;
A cap of flowers and a kirtle
Embroidered all with leaves of myrtle;

A gown made of the finest wool
Which from our pretty lambs we pull;
Fair-lined slippers for the cold,
With buckles of the purest gold;

A belt of straw and ivy-buds,
With coral clasps and amber studs,
And if these pleasures may thee move
Come live with me and be my love.

The shepherd-swains shall dance and sing
For thy delight each May morning;
If these delights thy mind may move,
Then live with me, and be my love.

Anonymous portrait, possibly of Christopher Marlowe, at Corpus Christi College, Cambridge

Christopher Marlowe | L'Appassionato pastore al suo Amore

"L'Appassionato pastore al suo Amore" (1599) di Christopher Marlowe (Drammaturgo, poeta e traduttore Inglese dell'era elisabettiana, 1564-1593), è una poesia pastorale del Rinascimento inglese (1485-1603).
Marlowe compose la poesia in tetrametro giambico in sei strofe, e ogni strofa è composta da due distici in rima; quindi il primo verso della poesia recita: "Vieni a vivere con me e sii il mio amore".

Vieni a vivere con me e sii il mio amore,
e proveremo tutti i piaceri
che producono le valli, i boschetti, le colline ed campi,
il bosco o la montagna ripida.

E ci sederemo sulle rocce,
vedremo i pastori dar da mangiare alle loro mandrie
attraverso fiumi poco profondi, nelle cui cascate
uccelli melodiosi cantano madrigali.

E ti farò un letto di rose,
e un migliaio di rametti fragranti,
e un cappello di fiori e una tunica,
tutti bordati con foglie di mirto.

Un vestito fatto della lana più fine
che prenderemo dai nostri meravigliosi agnelli,
Bellissime scarpine foderate per il freddo,
con fibbie di oro purissimo.

Un cinturone di paglia e germogli d’edera,
con spille di corallo e bottoni d’ambra,
e se questi piaceri ti possono commuovere,
vieni a vivere con me e sii il mio amore.

Il giovane pastore ballerà e canterà
per il tuo diletto ogni mattina di Maggio.
Se queste delizie per la tua mente possono commuoverti
allora vivi con me e sii il mio amore.

Ferdinand Leeke | Listening wood nymph, 1921

La risposta della ninfa al pastore, 1600
da Walter Raleigh (1552-1618)

Nella letteratura inglese, "The Nymph's Reply to the Shepherd" (1600), di Walter Raleigh, è una poesia che risponde e parodia la poesia "The Passionate Shepherd to His Love" (1599), di Christopher Marlowe.
Nella sua risposta al corteggiamento del pastore, la ninfa presenta il rifiuto dell'offerta di una vita transitoria di passione ed idillio pastorale.

Se tutto il mondo e l’amore fossero giovani,
E la verità in ogni lingua di pastore
Questi bei piaceri potrebbero commuovermi
a vivere con te ede essere il tuo amore.

Il tempo guida le greggi dai campi agli ovili,
Quando i fiumi infuriano e le rocce crescono fredde,
E Filomela diventa muta;
Il riposo si lamenta delle cure da venire.

I fiori appassiscono, e campi giocherelloni
al capriccioso inverno conti concedono;
Una lingua di miele un cuore di bile,
E’ la primavera del capriccio, ma il dolore dell’autunno.

I tuoi vestiti, le tue scarpe, i tuoi letti di rose,
I tuoi berretti, le tue gonnelle, e i tuoi mazzolini di fiori
Presto si rompono, presto appassiscono, presto dimentiate,
Maturi nella follia, marci nella ragione.

La tua cintura di paglia e gemme di edera,
I tuoi fermagli di corallo e bottoncini d’ambra,
Tutto questo in me per nulla può commuovermi
A vivere con te ed essere il tuo amore.

Ma se la gioventù potesse durare e l’amore aumentare,
Le gioie non avessero fine né l’età necessità,
Allora queste delizie la mia mente potrebbero commuovere
A vivere con te ed essere il tuo amore.

The Nymph’s Reply to the Shepherd, 1600
by Walter Raleigh (1552-1618)

In English literature, "The Nymph’s Reply to the Shepherd" (1600), by Walter Raleigh, is a poem that responds to and parodies the poem "The Passionate Shepherd to His Love" (1599), by Christopher Marlowe.
In her reply to the shepherd’s courtship, the nymph presents a point-by-point rejection of his offer of a transitory life of passion and pastoral idyll.

If all the world and love were young,
And truth in every shepherd's tongue,
These pretty pleasures might me move
To live with thee and be thy love.

Time drives the flocks from field to fold
When Rivers rage and Rocks grow cold,
And Philomel becometh dumb;
The rest complains of cares to come.

The Elizabethan-era poet Walter Raleigh in the year 1588

The flowers do fade, and wanton fields
To wayward winter reckoning yields;
A honey tongue, a heart of gall,
Is fancy's spring, but sorrow's fall.

Thy gowns, thy shoes, thy beds of roses,
Thy cap, thy kirtle, and thy posies
Soon break, soon wither, soon forgotten:
In folly ripe, in reason rotten.

Thy belt of straw and Ivy buds,
Thy coral clasps and amber studs,
All these in me no means can move
To come to thee and be thy love.

But could youth last and love still breed,
Had joys no date nor age no need,
Then these delights my mind might move
To live with thee and be thy love.

Rupert Bunny | Pastoral