Nata nei Paesi della Loira, Jeanne Saint Chéron ha fatto le sue prime mostre da adolescente.
Le sue ispirazioni sono in parte tratte dal mondo dei cavalli, affascinata sia dalla potenza esplosiva che dalla raffinata eleganza dell'animale, quest'ultima da alcuni anni molto spesso associata nelle sue composizioni a delicati personaggi femminili.
Anche la musica e la danza compaiono tra i temi prediletti dall'artista.
L'uso della pittura acrilica a volte unita al gesso nero (materiale da disegno indelebile, utilizzato in particolare dai grandi Maestri del Rinascimento) gli consente un'opera gestuale a volte molto grafica, che non manca di ricordarci i disegni preparatori.
Anche l'artista si è trovata commossa ed abbagliata tanto dai possenti cavalli guerrieri di Rubens quanto dalla grazia delle Madonne di Botticelli.
Ricco di simboli, che toccano l'immaginazione ed il romanticismo, il suo lavoro onirico ci trasporta oltre le apparenze.
Nominata nel dicembre 2014 tra i dodici "artisti figurativi Francesi più importanti della loro generazione" dalla redazione della rivista Univers des Arts, mostra collettiva presso la galleria della Fondazione Taylor a Parigi.
L'artista, premiata ed ospite d'onore per molti anni a fiere nazionali ed internazionali, è ora presentata esclusivamente nelle gallerie d'arte.
Il suo lavoro è acclamato da collezionisti privati (Francia, Stati Uniti, Canada, Irlanda, Austria, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, Kuwait..)