Il mio cuore angustiato
avverte alle prime luci
la pena del suo amore
e il sogno di lontananza.
La luce d'aurora reca
una vena di rimpianti
e la tristezza senz'occhi
del midollo dell'anima.
Il sepolcro della notte
innalza il suo nero velo
a occultare nella luce
l'immensa cima stellata.
Che farò su questi campi
raccogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e piena di notte l'anima!
Che farò se gli occhi tuoi
hai morti alle chiare luci
e mai sentirà la mia carne
il calore dei tuoi sguardi!
Perché ti perdei per sempre
in quella limpida sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta.
Federico Garcia Lorca and Salavdor Dali
Alba
Mi corazón oprimido
siente junto a la alborada
el dolor de sus amores
y el sueño de las distancias.
La luz de la aurora lleva
semillero de nostalgias
y la tristeza sin ojos
de la médula del alma.
La gran tumba de la noche
su negro velo levanta
para ocultar con el día
la inmensa cumbre estrellada.
¡Què harè yo sobre estos campos
cogiendo nidos y ramas,
rodeado de la aurora
y llena de noche el alma!
¡Què harè si tienes tus ojos
muertos a las luces claras
y no ha de sentir mi carne
el calor de tus miradas!
¿Por què te perdì por siempre
en aquella tarde clara?
Hoy mi pecho està reseco
como una estrella apagada.
Monument to Federico García Lorca, Madrid
Federico García Lorca (Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 - Víznar, 19 agosto 1936) è stato un poeta, drammaturgo e regista teatrale Spagnolo, figura di spicco della cosiddetta generazione del '27, un gruppo di scrittori che affrontò le avanguardie artistiche europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola.
Sostenitore dichiarato delle forze repubblicane durante la guerra civile spagnola, fu catturato a Granada, dove si trovava ad alloggiare in casa di amici, e fucilato da uno squadrone della milizia franchista.
Il suo corpo fu poi gettato "in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande".