In a letter dated Nov. 2nd, 1856 Leo Tolstoy writes:
"I already love in you your beauty, but I am only beginning to love in you that which is eternal and ever precious - your heart, your soul.
Beauty one could get to know and fall in love with in one hour and cease to love it as speedily; but the soul one must learn to know.
Believe me, nothing on earth is given without labour, even love, the most beautiful and natural of feelings.
Forgive me this silly comparison: to love as the silly man does is to play a sonata without keeping time, without accents, always with the pedal down, with emotion, thereby giving neither oneself nor others true pleasure."
Fatima Ronquillo | Hand with Elizabeth Barrett Browning’s 'Sonnets from the Portuguese No.44'
"But in order to give oneself up to the emotion of music, one must first check oneself, labour, work, and, believe me, there is not a delight in life that can be had without work.
But the more difficult the labour and hardship, the higher the reward. And there is a great work ahead of us - to understand one another and to preserve each other’s love and respect".
The letters were written between 1856-1857 when Leo Tolstoy (1828-1910) was twenty-eight years old and engaged to the daughter of one of his neighbors.
There seems to have been a case of love at first sight between them and many parts of the letters show the author’s deep affection for Valeria.
Tolstoy decides that he needs to put their love to the test, so he goes off to Petersburg for several months and hopes that, through their letters, they will get to know each other better. In the same letter he writes:
"I guard my feeling as a treasure, because it alone is capable of uniting us firmly in all our views of life, and without this there is no love. I expect our correspondence to do a great deal towards this.
We shall discuss calmly; I shall try to fathom each word of yours, and you will do the same, and I don’t doubt that we shall understand one another.
All the conditions are favourable, and there is feeling and honesty on both sides. Argue with me, explain, teach me, seek explanations".
Leo Tolstoy to Valeria Arsenev - November, 1856
"Do write to me, for the love of God, every day. Though, if you feel no need, don't write; or no, when you have no desire to write, write only the following phrase: to-day, such and such a date, I don't feel like writing, and send it to me.
I shall be glad. For the love of God, do not make up your letters, do not read them over- you see- I, who could show off before you, and do you really think that I should not like to pose to you?- I want to display to you only my honesty and sincerity; all the more ought you to do it- I know many women cleverer than you, but an honester woman I have not met.
Besides, too great a mind is disagreeable, but the more honesty there is, the more complete it is, the more one loves it.
You see, I so intensely wish to love you that I teach you how to make you love me. And indeed, my prime feeling for you is not yet love, but a passionate desire to love you with all my heart.
Do write to me for God's sake as quickly, at as great length, as incoherently and clumsily as you can, and therefore sincerely".
Paolo Troubetzkoy | Lev Tolstoy, 1899
Le lettere furono scritte tra il 1856-1857 quando Leo Tolstoy (1828-1910) aveva ventotto anni ed era fidanzato con la figlia di uno dei suoi vicini.
Sembra che tra loro ci sia stato un colpo di fulmine e molte parti delle lettere mostrano il profondo affetto dell'autore per Valeria.
In una lettera datata 2 novembre 1856 scrive:
"Amo già in te la tua bellezza, ma sto solo cominciando ad amare in te ciò che è eterno e sempre prezioso: il tuo cuore, la tua anima.
La bellezza si potrebbe conoscere ed innamorarsi in un'ora e smettere di amarla altrettanto rapidamente; ma l'anima si deve imparare a conoscere.
Credimi, niente sulla terra si dà senza fatica, anche l'amore, il più bello e naturale dei sentimenti.
Perdonami questo paragone sciocco: amare come fa lo sciocco è suonare una sonata senza tenere il tempo, senza accenti, sempre col pedale abbassato, con emozione, senza dare così né a se stessi né agli altri il vero piacere.
Ma per abbandonarsi all'emozione della musica bisogna prima controllarsi, faticare, lavorare e, credetemi, non c'è gioia nella vita che si possa avere senza lavoro.
Ma più difficile è il lavoro e le difficoltà, maggiore è la ricompensa. E c'è un grande lavoro davanti a noi: capirci l'un l'altro e preservare l'amore ed il rispetto reciproco".
Frank Benson | Margaret Gretchen Strong, 1909
Tolstoy decide che deve mettere alla prova il loro amore, quindi si reca a Pietroburgo per diversi mesi e spera che, attraverso le loro lettere, si conoscano meglio. Nella stessa lettera scrive:
"Conservo il mio sentimento come un tesoro, perché solo esso è capace di unirci saldamente in tutte le nostre visioni di vita, e senza questo non c'è amore. Mi aspetto che la nostra corrispondenza faccia molto per questo.
Discuteremo con calma; Cercherò di scandagliare ogni tua parola, e tu farai lo stesso, e non dubito che ci capiremo l'un l'altro. Tutte le condizioni sono favorevoli e c'è sentimento ed onestà da entrambe le parti. Discuti con me, spiegami, insegnami, cerca spiegazioni".
Lev Tolstòy a Valeria Arsenev - San Pietroburgo, 9 novembre 1856
"Scrivimi, per l’amore di Dio, ogni giorno.
Però, se non ne senti il bisogno, non scrivere; anzi no, quando non hai il desiderio di scrivere, scrivi solo le seguenti frasi: oggi, tale giorno e tale mese, non mi sento di scriverti, e spediscimela. Sarò contento.
Per l’amor di Dio, non camuffare le tue lettere, non rileggerle -vedi -io, che potrei mettermi in mostra davanti a te, e tu pensi davvero che io non vorrei atteggiarmi per te?
Voglio solo farti vedere la mia onestà e sincerità, ancor più di come si deve fare. Conosco molte donne più intelligenti di te, ma non ne ho mai incontrata una più onesta.
E poi, una mente troppo grande è spiacevole -ma più c’è onestà, più è completa, più si ama.
Vedi, io desidero amarti così intensamente che ti insegno come fare per amarmi. Ed in effetti, il mio primo sentimento per te non è ancora amore, ma un appassionato desiderio di amarti con tutto il mio cuore.
Scrivimi per l’amor di Dio, così velocemente, in modo più incoerente e maldestro che puoi, e dunque sinceramente!"
Teodor Axentowicz (Polish-Armenian painter and university professor, 1859-1938)