In October 1889, aged twenty-five, Edvard Munch left his native Norway for an extended stay in France, supported by an artist’s grant from the Norwegian State. The terms of his bursary stipulated that he enroll in a traditional art school, but he lasted only a few weeks in Léon Bonnat’s studio before storming out during a dispute over color.
Instead, for the next two and a half years, Munch steeped himself in French modernism, returning home only for summer holidays.
He absorbed the plein air ethos of Impressionism at the Galeries Durand-Ruel and Georges Petit; at the Salon des Indépendants, he encountered the latest work of Georges Seurat, Paul Signac, Henri de Toulouse-Lautrec, and Vincent van Gogh.
Edvard Munch | Summer Evening in Åsgårdstrand, 1891 |
He may even have caught the tail end of the Volpini Exhibition, which introduced the pioneering synthetist manner of Paul Gauguin and his circle to a wider public.
Having come of age in the naturalist tradition, Munch now embarked upon a period of intense artistic experimentation, oscillating among the various painting styles of the French vanguard as if trying each on for size.
The present painting dates to summer 1891, which Munch spent at the seaside resort of Åsgårdstrand. The artist’s closest companions there were his first teacher Christian Krohg, a realist painter and a fixture of the Kristiania-Bohème, along with Krohg’s wife Oda; the youngsters in the present scene, shown picking berries, may be the Krohgs’ two-year-old son Per - Munch was his godfather - and a friend.
The theme of children in a garden was popular among the French Impressionists; Claude Monet, Camille Pissarro, and Berthe Morisot had all painted their own offspring in this way, exploring a safely enclosed, outdoor haven with a child’s natural sense of wonder. Munch demonstrated an Impressionist’s sensitivity to light as well in this early-evening vignette, capturing the last rays of sun as they illuminate the bend in the path.
The impact of Divisionism is felt principally in the heightened color contrasts, particularly the pairing of complementary hues - red against green, blue against orange - on the right side of the canvas.
The quiet charm of this plein air scene stands in marked opposition to the artist’s own psychic distress during the summer of 1891.
Oda Krohg’s ongoing affair at Åsgårdstrand with the writer Jappe Nillsen brought back for Munch excruciatingly painful memories of his own earlier liaison with a married woman, Millie Thaulow, which had left him jealous and humiliated.
In the present canvas, only the deepening violet shadows hint at Munch’s profound melancholia, which he assuaged throughout the summer with copious doses of absinthe, brandy and champagne. | Christie’s, New York
Edvard Munch | Self-Portrait with the Spanish Flu, 1919 |
Nell'ottobre 1889, all'età di venticinque anni, Munch lasciò la sua nativa Norvegia per un soggiorno prolungato in Francia, sostenuto da una borsa di studio dell'artista dello Stato norvegese.
I termini della sua borsa di studio stabilivano che si iscrivesse a una scuola d'arte tradizionale, ma è durato solo poche settimane nello studio di Léon Bonnat prima di esplodere durante una disputa sul colore.
Invece, per i successivi due anni e mezzo, Munch si immerse nel modernismo francese, tornando a casa solo per le vacanze estive.
Ha assorbito l'ethos plein air dell'impressionismo alle Galeries Durand-Ruel e Georges Petit; al Salon des Indépendants, ha incontrato gli ultimi lavori di Georges Seurat, Paul Signac, Henri de Toulouse-Lautrec e Vincent van Gogh.
Potrebbe anche aver colto la coda della Mostra Volpini, che ha introdotto il modo pionieristico sintetista di Paul Gauguin e della sua cerchia a un pubblico più ampio.
Maturato nella tradizione naturalistica, Munch intraprende ora un periodo di intensa sperimentazione artistica, oscillando tra i vari stili pittorici dell'avanguardia francese come se provassero uno per misura. Il presente dipinto risale all'estate del 1891, che Munch trascorse nella località balneare di Åsgårdstrand.
I compagni più stretti dell'artista erano il suo primo insegnante Christian Krohg, un pittore realista ed un appuntamento fisso della Kristiania-Bohème, insieme alla moglie di Krohg Oda; i giovani nella scena attuale, mostrati mentre raccolgono bacche, potrebbero essere il figlio di due anni dei Krohgs Per - Munch era il suo padrino - ed un amico.
Il tema dei bambini in un giardino era popolare tra gli impressionisti francesi; Claude Monet, Camille Pissarro e Berthe Morisot avevano dipinto la propria prole in questo modo, esplorando un rifugio all'aperto e al sicuro con il naturale senso di meraviglia di un bambino.
Munch ha dimostrato anche la sensibilità di un impressionista alla luce in questa vignetta di prima serata, catturando gli ultimi raggi di sole mentre illuminano la curva del sentiero.
L'impatto del divisionismo si fa sentire principalmente nei contrasti cromatici accentuati, in particolare nell'abbinamento di tonalità complementari - rosso contro verde, blu contro arancione - sul lato destro della tela. Il fascino silenzioso di questa scena plein air è in netta opposizione al disagio psichico dell'artista durante l'estate del 1891.
La relazione in corso di Oda Krohg ad Åsgårdstrand con lo scrittore Jappe Nillsen ha riportato a Munch ricordi atroci e dolorosi della sua precedente relazione con un sposato donna, Millie Thaulow, che lo aveva lasciato geloso ed umiliato.
Nella presente tela, solo le ombre violacee sempre più profonde alludono alla profonda malinconia di Munch, che ha placato per tutta l'estate con abbondanti dosi di assenzio, brandy e champagne.
Edvard Munch | Summer in Aasgaardstrand, 1889 |
Edvard Munch | Elm-Forest in Spring, 1923 |
Edvard Munch | Summer night in Åsgårdstrand 1904, Musée d'Orsay |