Pàris Paschalinus Bordón, od anche Pàris Bordone (Treviso, 5 luglio 1500 – Venezia, 19 gennaio 1571), è stato un pittore Italiano della Repubblica di Venezia del Rinascimento, che lavorò anche insieme a Tiziano, pur caratterizzandosi per una impostazione più marcatamente manierista ed un vigore che lasciava trasparire la sua formazione provinciale.
Paris Bordon nacque a Treviso, ma si trasferì a Venezia già nella tarda adolescenza. Nel capoluogo veneto studiò brevemente e in modo alquanto infelice (secondo il Vasari) con Tiziano. Vasari potrebbe aver incontrato Bordon da vecchio.
Dal 1520 circa, possediamo opere del Bordon, che includono la Sacra Famiglia a Firenze, Sacra Conversazione con Donatore (a Glasgow), e la Sacra Famiglia con santa Caterina (Musei dell'Ermitage). Il Sant'Ambrogio con Donatore (1523) è ora a Brera.
Nel 1525-1526, Bordon realizzò una pala per la chiesa di Sant'Agostino a Crema, una Madonna con San Cristoforo e san Giorgio (ora nelle collezioni dell'Accademia Tadini a Lovere). Una seconda pala destinata a Crema, la Pentecoste, è ora nella Pinacoteca di Brera.
Nel 1534-1535, egli dipinse su larga scala il suo più grande capolavoro per la Scuola di San Marco, la Consegna dell'anello al Doge (conservato presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia).
Bordon è tuttavia migliore nella realizzazione di opere di piccole dimensioni, mostrando mezze figure, con donne e uomini seminudi dalla mitologia o dalle storie religiose in una interazione muscolare, nonostante l'affollato spazio.
Si suppone che Paris Bordon eseguisse dipinti murali molto importanti a Venezia, Treviso e Vicenza, ma essi andarono distrutti in seguito ai bombardamenti nella seconda guerra mondiale.
Nel 1538, venne invitato in Francia da Francesco I, alla cui corte dipinse numerosi ritratti, anche se nessuna traccia di queste opere si trova nelle collezioni francesi; i due unici ritratti conservati al Louvre sembrano essere infatti acquistati più tardi dal museo. Durante il viaggio di ritorno in Italia, Bordon lavorò anche per il palazzo Fugger ad Augusta.
Negli anni 1542-1543, dopo essere ritornato dalla Baviera, decorò le pareti della chiesa di San Simone e Giuda Taddeo, a Vallada Agordina, con un magnifico ciclo di affreschi.
Negli anni cinquanta del XVI secolo si accostò al gusto francese di A.Caron come evidenziò nel Combattimento dei Gladiatori e nelle due Allegorie. | © Wikipedia
Paris Bordone or Paris Paschalinus Bordone, was an Italian painter of the Venetian Renaissance who, despite training with Titian, maintained a strand of Mannerist complexity and provincial vigor.
Bordone was born in Treviso, but had moved to Venice by late adolescence. He apprenticed briefly and unhappily (according to Vasari) with Titian. Vasari may have met the elder Bordone.
Bordone's works of the 1520s include the Holy Family in Florence, Sacra Conversazione with Donor (Glasgow), and Holy Family with St. Catherine (Hermitage Museum). The St. Ambrose and a Donor (1523) is now in the Pinacoteca di Brera. In 1525–26, Bordone painted an altarpiece for the church of S. Agostino in Crema, a Madonna with St. Christopher and St George (now in the Palazzo Tadini collection at Lovere). A second altarpiece, Pentecost, is also in the Pinacoteca di Brera.
In 1534–35, he painted his large-scale masterpiece for the Scuola di San Marco a canvas of The Fisherman Presenting the Ring to Doge Gradenigo (Accademia). However, comparison between this latter painting and the near-contemporary, and structurally similar, Presentation of the Virgin reveals Bordone's limitations, his use of superior perspective which creates dwarfed distant perspectives, and limited coloration relative to the brilliant tints of Titian.
Bordone also painted smaller cabinet pieces, showing half-figures, semi-undressed men and women from mythology or religious stories in a muscular interaction despite the crowded space. He frequently combined portraiture with allegory.
Paris Bordone subsequently executed many important mural paintings in Venice, Treviso and Vicenza, all of which have perished. In 1538 he was invited to France by Francis I, at whose court he painted many portraits, though no trace of them is to be found in French collections, the two portraits at the Louvre being later acquisitions. On his return journey he also worked for the Fugger palace at Augsburg, but again the works have been lost. | © Wikipedia