Marco De Gregorio was an Italian painter🎨, who would form part of the School of Resina, painting works that spanned the spectrum from historical to genre🎨 topics.
He was born in Resina (present day Ercolano) near Naples.
He studied at the Academy of Fine Arts of Naples after 1850, where he was influenced by Gonsalvo Carelli and Giacinto Gigante.
An ardent patriot, in 1860 he joined Garibaldi and even participated in the Battle of Volturnus.
On his returning to Campania in 1860-1861, he moved to Resina, where Giuseppe De Nittis🎨, Adriano Cecioni and Federico Rossano🎨 were also soon working.
These would constitute the nucleus of the School of Resina (or in Italy known as the Republica di Portici), an artists' group founded by de Greggorio, Rossano and de Nittis.
Sometime later, the painters Raffaele Belliazzi, Alceste Campriani🎨, Antonio Leto and Edoardo Dalbono also joined the group.
De Greggorio was the most vibrant personality in the group.
Working in the Neapolitan countryside, members of this group were isolated from other art groups or movements and tended to focus on Morellism🎨 and folklore painting.
Although an active member of the group, de Gregorio always imparted an individual finesse to his work, an avant-garde style rich in the synthesis of various styles, yet revealing a profound sense of the artist's individual feelings and poetry.
In around 1870, he travelled to Egypt, and some of his subsequent paintings have Orientalist themes. the Arab Market and Egyptian Boys, now in the San Martino Art Museum, are examples of his later work.
He died in Naples in 1875. | © Wikipedia
Marco De Gregorio (Resìna, 1829-1876) è stato un pittore Italiano🎨.
Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Napoli, seguendo i corsi di pittura del maestro Camillo Guerra.
Nel 1858 ospitò il pittore paesaggista Federico Rossano🎨 nella sua dimora di Portici.
A partire dal 1863 i due amici pittori, assieme al giovane pugliese Giuseppe De Nittis🎨 ed al toscano Adriano Cecioni, dettero vita al movimento artistico detto Scuola di Resìna, al quale si unirono vari artisti, tra i quali Raffaele Belliazzi, Alceste Campriani🎨, Antonino Leto ed Edoardo Dalbono.
I motivi della pittura della Scuola di Resìna erano analoghi a quelli della scuola toscana di Pergentina, cui appartenevano Raffaello Sernesi, Giuseppe Abbati e Silvestro Lega🎨ː rapporto tonale dei colori, amore per il paesaggio reale, limpidezza compositiva, un tocco di sentimentalismo, ovvero di intimismo.
La finezza cromatica dei pittori della Scuola di Resìna si distingueva dal cromatismo sgargiate, cui era approdata gran parte della la Scuola di Posillipo.
Le opere più celebri di Marco De Gregorio, da lui realizzate negli anni sessanta e settanta dell'Ottocento, sono "Veduta di Porta Grande" e "Veduta di Casacalenda" (entrambe esposte al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli), "Mercato arabo" alla Galleria dell'Accademia (Napoli), Capri alla Galleria d'arte moderna di Firenze.
Nel 1872 il pittore campano si recò a Firenze, per stringere maggiori rapporti con i Macchiaioli🎨, precedentemente conosciuti attraverso Adriano Cecioni. La sua pittura si distingueva per una visione sobria e severa, quasi arcaica.
Altre sue opere sono custodite a Napoli, nel Museo di San Martino. | © Wikipedia