Painted in 1878, Monet’s "Bouquet of gladioli, lilies and daisies" / "Bouquet de glaïeuls, lis et marguerites" - beautifully demonstrates the artist’s ability to evoke the lavishness and vitality of flowers, rendering them with extraordinary freshness and spontaneity.
Rather than relying on the trompe l’oeil technique often associated with the still-life genre, Monet drew upon his own creative ingenuity and his interpretation of the display before his easel, applying the newfound Impressionist technique to an indoor subject. | © Sotheby's
Dipinto nel 1878, "Il Mazzo di gladioli, gigli e margherite" / "Bouquet de glaïeuls, lis et marguerites" di Monet dimostra magnificamente la capacità dell'artista di evocare la sontuosità e la vitalità dei fiori, rendendoli con straordinaria freschezza e spontaneità.
Piuttosto che fare affidamento sulla tecnica del trompe l'oeil spesso associata al genere di natura morta, Monet ha attinto al suo ingegno creativo ed alla sua interpretazione del display davanti al suo cavalletto, applicando la nuova tecnica impressionista ae un soggetto indoor. | © Sotheby's