Textual description of firstImageUrl

Claude Emile Schuffenecker (1851-1934)


Émile Schuffenecker was a French🎨 Post-Impressionist artist, painter, art teacher and art collector.
A friend of Paul Gauguin🎨 and Odilon Redon🎨, and one of the first collectors of works by Vincent van Gogh🎨, Schuffenecker was instrumental in establishing The Volpini exhibition, in 1889.
His own work, however, tends to have been neglected since his death - and even worse, recent season campaigns in the media have reactivated resentments virulent since the late 1920s, when Schuffenecker was suspected to have imitated the work of other contemporary artists, among them, Van Gogh.


Still a contentious issue, it has not been established whether or not he produced forgeries.
Meanwhile, serious scholarly research at least has provided the base for a sober historical approach to Schuffenecker's life and work.
Together with Gauguin, Schuffenecker was trained at the Académie Suisse, in 1872, and at the Académie Colarossi, in 1883 - but his point of depart was, in 1866, the private atelier of Paul Baudry; in 1869 he received a "first class mention in design", as a pupil of Father Athanase, and from 1872-1881, he continued his training with Carolus-Duran🎨, admittance to the annual Salon included.
In 1882 and 1883, however, his paintings were refused by the Salon jury.
So Schuffenecker, in 1884, joined the Société des Artistes Indépendants and, in 1886, the Impressionists in their 8th and final exhibition.







Claude-Émile Schuffenecker è stato un pittore Francese. L'incontro fra Bernard e Gauguin avvenne nel luglio del 1886 e segnò la nascita della "Scuola di Pont-Aven".
Schuffenecker seguì i corsi serali di disegno della Città di Parigi e prese lezioni da Carolus-Duran e da Paul Baudry.
Assieme a Gaugun studiò i quadri dei maestri del passato al Louvre e lavorò all'Académie Colarossi.
Schuffenecker espose al Salon del 1880-1881.
Dopo la crisi della Borsa del 1881 decise di abbandonare l'ufficio e di dedicarsi unicamente all'arte. E, nel 1882, risultò primo al concorso di insegnamento del disegno presso il "Liceo Michelet" di Vanves.



Nel 1884, divenne uno dei membri fondatori del "Salon degli indipendenti", dopo essere stato rifiutato dal Salon del 1883.
Quello stesso anno invitò Berthe Morisot ed Édouard Manet nel suo atelier per vedere i suoi lavori e Manet gli suggerì ad esporre assieme agli impressionisti.
Camille Pissarro, invitato anche lui, si rifiutò invece di venire, giudicando le sue opere prive di interesse.
Riuscì ad esporre ancora nel 1912-1917 al Salon degli Indipendenti.
Negli anni venti, frequentò il pittore fauve Victor Dupont, che lo chiamò affettuosamente presso di lui per le sue simpatie anarchiche.
Schuffenecker fu sottovalutato in vita e quindi pressoché dimenticato. Gravò su di lui anche l'accusa di aver dipinto alcuni falsi, fra i quali tre Van Gogh: "Giardino ad Auvers", "Il giardino di Daubigny" ed una versione dei Girasoli.
Morì a Parigi a 83 anni, nel 1934.