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"Corot painted 3.000 canvases, 10.000 of which have been sold in America"..!

The strong market for Jean-Baptiste-Camille Corot's (French painter, 1796-1875) works and his relatively easy-to-imitate late painting style resulted in a huge production of Corot forgeries between 1870 and 1939.
René Huyghe (French writer on the history, psychology and philosophy of art, curator at the Louvre's department of paintings (from 1930), a professor at the Collège de France director of the Musée Jacquemart-André, a member of the Académie Française, 1906-1997) famously quipped that "Corot painted three thousand canvases, ten thousand of which have been sold in America".



Although this is a humorous exaggeration, thousands of forgeries have been amassed, with the Jousseaume collection alone containing 2,414 such works.
Adding to the problem was Corot's lax attitude which encouraged copying and forgery.
He allowed his students to copy his works and to even borrow the works for later return, he would touch up and sign student and collector copies, and he would loan works to professional copiers and to rental agencies.


According to Corot cataloguist Etienne Moreau-Nélaton, at one copying studio "The master's complacent brush authenticated these replicas with a few personal and decisive retouchings.
When he was no longer there to finish his "doubles", they went on producing them without him".
The cataloging of Corot's works in an attempt to separate the copies from the originals backfired when forgers used the publications as guides to expand and refine their bogus paintings.















Falsificazioni

René Huyghe: "Corot ha dipinto tremila tele, diecimila delle quali sono state vendute in America"!

Il forte mercato per le opere di Jean-Baptiste-Camille Corot (Pittore Francese, 1796-1875) ed il suo stile pittorico tardo, relativamente facile da imitare hanno portato a un'enorme produzione di falsi di Corot tra il 1870 e il 1939.
René Huyghe (Scrittore francese di storia, psicologia e filosofia dell'arte, curatore del dipartimento di pittura del Louvre (dal 1930), professore al Collège de France, direttore del Musée Jacquemart-André, membro dell'Académie Française, 1906-1997) disse con ironia che "Corot ha dipinto tremila tele, diecimila delle quali sono state vendute in America".


Sebbene questa sia un'esagerazione umoristica, sono state accumulate migliaia di falsi, con la sola collezione Jousseaume che contiene 2.414 di tali opere.
Ad aggravare il problema c'era l'atteggiamento lassista di Corot che incoraggiava la copia e la falsificazione.
Permise ai suoi studenti di copiare le sue opere e persino di prenderle in prestito per restituirle in seguito, ritoccava e firmava copie di studenti e collezionisti e prestava opere a fotocopiatori professionisti e ad agenzie di noleggio.


Sebbene questa sia un'esagerazione umoristica, sono state accumulate migliaia di falsi, con la sola collezione Jousseaume che contiene 2.414 di tali opere.
Ad aggravare il problema c'era l'atteggiamento lassista di Corot che incoraggiava la copia e la falsificazione.
Permise ai suoi studenti di copiare le sue opere e persino di prenderle in prestito per restituirle in seguito, ritoccava e firmava copie di studenti e collezionisti e prestava opere a fotocopiatori professionisti e ad agenzie di noleggio.


Secondo il catalogatore di Corot Etienne Moreau-Nélaton, in uno studio di copiatura "il pennello compiacente del maestro autenticò queste repliche con alcuni ritocchi personali e decisivi. Quando non fu più lì per finire i suoi "doppi", continuarono a produrli senza di lui".
La catalogazione delle opere di Corot nel tentativo di separare le copie dagli originali si ritorse contro quando i falsari usarono le pubblicazioni come guide per espandere e perfezionare i loro dipinti falsi.