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Jean-Baptiste Greuze | Le uova rotte, 1756

Anche se questo dipinto venne eseguito a Roma e presenta ambiente e costumi italiani, la fonte del soggetto ritratto è un quadro olandese del Seicento dell’artista Frans van Mieris il Vecchio (1635-1681), Le uova rotte (Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo), che l'artista francese Jean-Baptiste Greuze (1725-1805) conosceva attraverso un’ incisione.
Le uova rotte simboleggiano la perdita della verginità.
Il bambino che cerca di ricomporre le uova rappresenta l’ignara innocenza dell’infanzia.
Il quadro suscitò una reazione favorevole quando fu esibito al Salon di Parigi nel 1757. | © The Metropolitan Museum of Art

Jean Baptiste Greuze | Broken Eggs, 1756 (detail) | Metropolitan Museum of Art


Jean-Baptiste Greuze (Tournus, 21 agosto 1725 - Parigi, 4 marzo 1805) è stato un pittore e disegnatore Francese.
Greuze fu, come Antoine Watteau, figlio di un conciatetti. Dopo essere stato allievo del pittore Charles Grandon a Lione, si trasferì nel 1750 a Parigi, dove fu allievo di Charles-Joseph Natoire all'Académie royale de peinture et de sculpture (che confluirà nel 1816 nell'Académie des beaux-arts).

Jean-Baptiste-Greuze | Boy with a Broken Egg, 1756

Nel 1755, il suo Padre di famiglia che spiega la Bibbia ai figli riscosse grande successo. La sua popolarità crebbe con altre tele a forti tinte sentimentali e melodrammatiche, così consone al gusto del tempo che Diderot lo elogiò per la moralità dei suoi soggetti.
Regolarmente presente alle mostre, la sua fama superò la frontiera arrivando fino in Russia, dove l'imperatrice Caterina II acquistò La pietà filiale/Il paralitico, uno dei suoi quadri più famosi attualmente al Museo dell'Ermitage, e considerato come il seguito del suo capolavoro L'accordée de village (Il fidanzamento paesano) visibile al Louvre.
Si cimentò anche in temi allegorici (L'offrande à l'amour, 1769), mitologici e religiosi, ma senza convincere.
Per accedere all'Académie, Greuze presentò nel 1769 la grande tela Settimio Severo rimprovera a Caracalla di avere attentato alla sua vita.

Frans van Mieris (Dutch painter, 1635-1681) | The Broken Egg, 1655-1657 | Hermitage Museum

Fu accolto, tuttavia non come pittore storico "alla Poussin", ma come pittore di genere. Questo fu per lui un gran dispiacere, e da allora in poi smise di esporre nei Salon pubblici, allestendone uno privato nel suo studio, che divenne di gran moda e molto ben frequentato: vi passarono tra gli altri Gustavo III di Svezia nel 1771 e, nel 1777, Benjamin Franklin e anche il fratello della regina, l'imperatore Giuseppe II.


Dopo la Rivoluzione l'opera di Greuze passò completamente di moda, ed egli dovette vivere di lezioni.
Nel 1792 incontrò Napoleone Bonaparte, non si sa in quali circostanze, ma verosimilmente in concomitanza con la presa delle Tuileries, e disegnò quello che divenne poi il primo ritratto conosciuto del futuro imperatore.
Il pittore conservò il disegno nella sua stanza, come proprietà personale, fino alla morte, e lo stesso fece sua figlia.