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Édouard Manet | Young Lady in 1866, 1866

Manet’s model, Victorine Meurent, had recently posed as the brazen nudes in Olympia and Luncheon on the Grass (both Musée d’Orsay, Paris).
Here, appearing relatively demure, she flaunts an intimate silk dressing gown.
Critics eyed the painting as a rejoinder to Courbet’s Woman with a Parrot and as indicative of Manet’s "current vice" of failing to "value a head more than a slipper".


Recent scholars have interpreted it as an allegory of the five senses: the nosegay (smell), the orange (taste), the parrot-confidant (hearing), and the man’s monocle she fingers (sight and touch). | Source: © Metropolitan Museum of Art


"Young Lady in 1866" measuring 185.1 x 128.6 cm, and is now in the Metropolitan Museum of Art in New York.
It and Boy Carrying a Sword were the first of Manet's works to enter a gallery collection.
It was first exhibited in the May 1867 exhibition of his works on the Avenue de l'Alma (now the Avenue George-V) in Paris as catalogue number 15, with the title Jeune dame en 1866.

At the 1868 Paris Salon, the work's realism and inclusion of a parakeet was reminiscent of Gustave Courbet's 1866 Woman with a Parrot (Metropolitan Museum of Art), a nude which had caused a scandal at that year's Salon.
Manet's work was similarly criticised and the public came to nickname it Lady with a Parakeet, although it had been exhibited as Lady in Pink, then as A Young Lady or Young Lady in 1866. | Source: © Wikipedia


Donna con il pappagallo (La Femme au perroquet) è un dipinto ad olio su tela (185,1×128,6 cm) del pittore francese Édouard Manet, realizzato nel 1866 e conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
L'opera, presentata all'esposizione personale del 1867, fu inviata al Salon del 1868.
Si tratta di una figura singola in piedi, ben distante dunque dal potenziale scandalistico della Colazione sull'erba e dell'Olympia.

Édouard Manet | Colazione sull'erba (particolare)

Édouard Manet | Olympia (particolare)

Nonostante la mossa pacificatrice, era ormai lo stesso nome di Manet a suscitare l'orrore dei critici, che si scatenarono e riempirono la Donna con pappagallo di vituperi: la testa venne ritenuta «piatta e brutta», ed anche il dialogo cromatico tra il rosa della pelle e della veste fu bocciato.

Théophile Gautier criticò molto la scarsa aderenza del quadro ai convenzionalismi accademici, ed affermò sprezzante: «Quando in una tela non c'è né composizione, né dramma, né poesia, l'esecuzione deve essere perfetta, e non è questo il caso».
In Donna con il pappagallo Manet elimina ogni dettaglio superfluo e si concentra sulla figura della donna (a posare è Victorine Meurent), che si staglia su uno sfondo piatto, ottemperando così a un linguaggio audacemente semplificato.

Oltre al dato stilistico, quello che più colpisce in questo dipinto è la delicata sinfonia dei colori.
Il raffinato impasto rosa perlaceo della vestaglia, a sua volta striato da alcune venature grigie, è reso ancora più lucente dallo stacco cromatico tra il nero della punta della scarpa, il lilla del nastro dei capelli ed il bianco dei polsi.

Il fondo monocromo che dalla periferia superiore del dipinto passa gradualmente a toni più chiari si riflette, con alcune leggere variazioni, nel piumaggio del pappagallo cenerino (Psittacus erithacus).
Una terza nota cromatica viene infine aggiunta dal giallo del basamento del trespolo, ripreso e variato nel tremulo riflesso del bicchiere del volatile e nel limone sbucciato in fondo. | Fonte: © Wikipedia