Textual description of firstImageUrl

Angelo Inganni | Spazzacamino, 1843

Il tondo con lo Spazzacamino, esposto per la prima volta all’Ateneo di Brescia nel 1843, raffigura un soggetto caro e più volte replicato da Angelo Inganni (Brescia, 1807 - Gussago, 1880) e rientra nella serie delle opere inviate nella città natale durante il suo periodo milanese.
Il quadro fu commissionato da Camillo Brozzoni, che ne fece poi dono alla Pinacoteca Tosio Martinengo con il legato del 1863.
Al centro del tondo un giovane spazzacamino, seduto su una panchina di pietra, sta mangiando un pane con un pesce, tiene sotto il braccio sinistro uno scopino di saggina, ai suoi piedi una sacca; sul muro alle sue spalle dei disegni.

Angelo Inganni | Spazzacamino, 1843 | Museo del Risorgimento, Brescia


Il fanciullo, seduto e quasi sorridente dopo il lavoro, viene ritratto nel momento del suo pasto frugale costituito da una fetta di polenta e da un’aringa.
Il piccolo spazzacamino, con volto e mani totalmente anneriti, guarda fisso verso lo spettatore mentre sta portando un pezzo di pane alla bocca; si noti che sulla fetta di pane tenuta nell’altra mano è poggiato un piccolo pesce, forse unaringa.
Il dettaglio indica che il pasto, fugace quanto misero, è tipico delle classi sociali meno abbienti.

Pur essendo a riposo il bambino non molla lo scopino, attrezzo essenziale per colui che si infila nei camini per spazzarli; a terra depone un indumento od un sacco con altri strumenti del mestiere.

L'Inganni disegnava per strada, dove trovava anche lo spazzacamino, e questo particolare rappresenta una espressione genuina delle sue capacità di cronista disinteressato della vita di provincia, dimensione alla quale rimase sempre legato.

Angelo Inganni | Il piccolo spazzacamino, 1873

Angelo Inganni | Piccoli spazzacamini, 1873

Angelo Inganni | Spazzacamini, la rottura del salvadanaio