Alciati, Antonio Ambrogio - Nato a Vercelli il 5 sett. 1878, studiò pittura a Vercelli con G. Costa, nell'Istituto di Belle Arti, poi a Milano con V. Bignami e C. Tallone all'Accademia di Brera, dove più tardi tenne la cattedra di figura.
Dopo alcuni quadri di un verismo sentimentale e nebuloso - tra T. Cremona e E. Carrière - si dedicò particolarmente al ritratto con una tecnica impressionistica facile e a largo impasto -Ritratto della signorina Binda, premiato a Brera nel 1914.
Partecipò alle Biennali veneziane dalla VII alla XII. Eseguì affreschi in chiese e ville della Lombardia (villa Pirotta a Brunate). Opere sue si conservano nelle Gallerie d'arte moderna di Milano (Ritratto della madre, pastello) e di Roma (Ritratto della signorina Pirotta), nel municipio di Vercelli (La vedova) e in numerose collezioni private. Morì a Milano il 7 marzo 1929. | di Palma Bucarelli, © Treccani, Enciclopedia Italiana