Emmanuel Rudnitzky, pseudonimo Man Ray, è stato un pittore, fotografo e regista statunitense, esponente del Dadaismo.
Nasce a Filadelfia nel 1890, ma è a New York che cresce e completa gli studi: termina la scuola superiore ma rifiuta una borsa di studio in architettura per dedicarsi all’arte.
A New York lavora nel 1908 come disegnatore e grafico.
Nel 1912 inizia a firmare le sue opere con lo pseudonimo Man Ray che significa uomo raggio. Acquista la sua prima macchina fotografica nel 1914, per fotografare le sue opere d’arte.
Ray rivoluzionò l'arte fotografica. Grandi artisti dell'epoca come James Joyce, Gertrude Stein, Jean Cocteau e molti altri posarono di fronte alla sua macchina fotografica. Nel 1922 Ray produce i suoi primi fotogrammi, che chiama 'rayographs'.
Una rayografia è una immagine fotografica ottenuta poggiando oggetti direttamente sulla carta sensibile, procedimento apparentemente semplice, ma che seppe usare per immagini altamente suggestive. Man Ray scoprì per caso le rayografie nel 1921.
Mentre sviluppava alcune fotografie in camera oscura, un foglio di carta vergine, accidentalmente, finì in mezzo agli altri e dato che continuava a non comparirvi nulla, poggiò, piuttosto irritato, una serie di oggetti di vetro sul foglio ancora a mollo e accese la luce. L'artista ottenne così delle immagini deformate, quasi in rilievo sul fondo nero.
Attraverso i suoi rayographs, termine costruito sul suo cognome, ma che contemporaneamente evoca il disegno luminoso, poteva sondare ed esaltare il carattere paradossale e inquietante del quotidiano.
Nel 1924 nasce ufficialmente il surrealismo ed Man Ray è il primo fotografo surrealista.
La produzione dei suoi lavori di ricerca va di pari passo con la pubblicazione delle sue fotografie di moda su Vogue.
Si innamora della famosa cantante francese Kiki Alice Prin, spesso chiamata Kiki de Montparnasse, che in seguito divenne la sua modella fotografica preferita. Insieme a Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró e Pablo Picasso, fu rappresentato nella prima esposizione surrealista alla galleria Pierre a Parigi nel 1925.
Nel 1934, la celebre artista surrealista Méret Oppenheim, conosciuta per la sua tazza da te ricoperta di pelliccia, posò per Man Ray in quella che divenne una ben nota serie di foto che la ritraggono nuda in piedi vicino a un torchio da stampa.
Insieme alla fotografa surrealista Lee Miller che fu la sua amante e assistente fotografica all'epoca utilizzò sistematicamente per primo la tecnica fotografica della solarizzazione.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale obbliga Man Ray, che è di origine ebrea, a rientrare negli Stati Uniti.
Nel 1940 arriva a New York ma poco dopo si trasferisce a Los Angeles. In questo periodo insegna fotografia e pittura in un college, espone in varie mostre le sue fotografie, fra cui anche alla galleria di Julien Levy di New York.
Finita la seconda guerra mondiale Man Ray ritorna a Parigi, dove vivrà fino al giorno della sua morte, in questi anni continua a dipingere ed a fare fotografie.
Nel 1975 espone le sue fotografie alla biennale di Venezia. Negli ultimi anni della sua vita Man Ray fece spesso ritorno negli Stati Uniti, dove visse a Los Angeles per alcuni anni. Tuttavia egli considerava Montparnasse come casa sua e vi fece sempre ritorno e fu lì che morì il 18 novembre 1976. Venne seppellito nel cimitero di Montparnasse.
Il suo epitaffio recita: Non curante, ma non indifferente.