Gli studi di Giuseppe Arcimboldo (1527-1593)🎨 su figure di animali, uccelli e piante datati 1553, sono stati recentemente scoperti negli album delle biblioteche ed i musei di Vienna, Dresda e Bologna.
Ulteriori studi sono datati 1562, anno del suo arrivo a Vienna.
Come dimostrano questi primi disegni, la sua attività come un illustratore di esemplari naturali era un prerequisito essenziale per la creazione delle sue teste composite delle "Quattro Stagioni"🎨 ed i "Quattro elementi🎨".
Giuseppe Arcimboldo🎨 è stato un pittore Italiano del periodo Manierista🎨, noto soprattutto per le "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di trompe-l'œil, oggetti od elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc.) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da sublimare il ritratto stesso.
Arcimboldo fu interprete della cultura magico-cabalistica del XVI secolo e fu, per molti versi, esponente di quel manierismo🎨 nel quale andò progressivamente ad infiacchirsi la pittura rinascimentale.
Piuttosto evidente – come si è detto – è il suo debito verso le deformazioni fisionomiche di Leonardo, ma ancor più palese è il suo debito verso la straordinaria diffusione di enigmatiche decorazioni a grottesche e verso altre e più esplicite elucubrazioni alchemico-pittoriche del tempo.
L'arte di Arcimboldo è dunque figlia del suo tempo, soprattutto quando essa muove giocosamente verso la ricerca del significato nascosto delle cose, sia essa rivolta alla omogenia della parte e del tutto, alle corrispondenze tra macrocosmo e microcosmo, oppure al senso enigmatico e nascosto delle cose (come nelle sue celebri Nature morte reversibili).
Ma il senso ludico della sua ricerca, quasi per effetto di quel sortilegio alchemico che troviamo spesso nella pittura surrealista, si trasforma – almeno allo sguardo dell'uomo d'oggi – in profonda inquietudine.
In fondo il senso più vero della pittura di Arcimboldo è quella inquietudine trasmessa dal gusto del "mostruoso" che ritroviamo nelle Wunderkammer o nei disegni (cari per esempio al contemporaneo Ulisse Aldrovandi) di esseri in cui le forme animali si confondono, segno della misteriosa inclinazione teratologica che talvolta la natura manifesta.
Arcimboldo’s studies of animals, birds, and plants recently discovered in albums in libraries and museums in Vienna Dresden, and Bologna, there is a drawing of salamanders and a dead chameleon dated 1553, when Arcimboldo was still living in Milan.
Additional studies are dated 1562, the year of his arrival in Vienna.
As these early drawings demonstrate, his activity as an illustrator of natural specimens was an essential prerequisite for the creation of his composite heads of the "Four Seasons" and "Four Elements".
Arcimboldo's conventional work, on traditional religious subjects, has fallen into oblivion, but his portraits of human heads made up of vegetables, fruit, sea creatures and tree roots, were greatly admired by his contemporaries and remain a source of fascination today.
Art critics debate whether these paintings were whimsical or the product of a deranged mind.
A majority of scholars hold to the view, however, that given the Renaissance fascination with riddles, puzzles, and the bizarre, for example, the grotesque heads of Leonardo da Vinci, Arcimboldo, far from being mentally imbalanced, catered to the taste of his times. Arcimboldo died in Milan, to which he retired after leaving the Prague service.
It was during this last phase of his career that he produced the composite portrait of Rudolph II, as well as his self-portrait as the Four Seasons.
His Italian contemporaries honored him with poetry and manuscripts celebrating his illustrious career. When the Swedish army invaded Prague in 1648, during the Thirty Years' War, many of Arcimboldo's paintings were taken from Rudolf II's collection.
His works can be found in Vienna's Kunsthistorisches Museum and the Habsburg Schloss Ambras in Innsbruck, the Louvre in Paris, as well as numerous museums in Sweden.
In Italy, his work is in Cremona, Brescia and the Uffizi Gallery in Florence.
In USA, his work is in The Wadsworth Atheneum in Hartford, Connecticut, the Denver Art Museum in Denver, Colorado, the Menil Foundation in Houston, Texas, the Candie Museum in Guernsey and the Real Academia de Bellas Artes de San Fernando in Madrid also own paintings by Arcimboldo.