José Roosevelt (nato a Rio de Janeiro) è un pittore e designer brasiliano che vive in Svizzera.
Affascinato dall'arte fantasy, dai fumetti e dal surrealismo, José Roosevelt dipinse i suoi primi dipinti ad olio all'età di 15 anni.
È autodidatta: visita musei e gallerie d'arte e consulta costantemente libri di storia e tecnica del disegno e della pittura.
Espone per la prima volta la sua opera artistica nel 1979 a Brasilia.
I suoi dipinti simbolici sono profondamente influenzati dalle opere di Hieronymus Bosch e Salvador Dalí.
Dall'anno successivo l'artista si dedicò interamente alla sua ricerca e le mostre che si susseguirono videro opere di ispirazione surrealista e paesaggi urbani iperrealistici.
Ha prodotto il suo primo fumetto, A Cidade, ispirato all'opera teatrale Etat de Siege di Albert Camus, tra il 1983-1986. È un lavoro sperimentale, dove cerca il suo stile e sperimenta le possibilità offerte da questo mezzo espressivo.
Quest'opera, che l'artista considera oggi come un “peccato di giovinezza”, non sarà pubblicata fino al 1991, nella sua versione francese.
Nel 1987, Roosevelt è stato invitato ad esporre i suoi dipinti e disegni alla Galerie Bleue di Yverdon (Svizzera). Questa è l'occasione perfetta per conoscere l'Europa.
Arrivato nel gennaio 1988 nel continente, l'artista non tornò in Brasile per quattordici mesi e altre tre mostre dopo. Durante questo periodo, ricco di viaggi e scoperte, incontra colei che diventerà sua moglie.
Due anni e mezzo dopo il suo arrivo in Svizzera, Roosevelt vi si stabilì definitivamente. Espone le sue opere a Friburgo, Losanna e Gruyères, oltre che in varie città europee. Oltre alla pittura, pratica l'illustrazione: un mazzo di tarocchi (accompagnato da poesie gratuite di Marie-Claire Dewarrat), poesie di Bernard Dimey (The Deadly Sins), romanzi come Alice nel Paese delle Meraviglie e manifesti per vari eventi culturali.
Il 1997 è l'anno in cui il fumetto entra a far parte dell'attività artistica di Roosevelt, ed in maniera significativa. Fu in quest'anno che iniziò a scrivere la storia di L'Horloge.
In esso, crea un mondo immaginario che non è né nel tempo conosciuto né nello spazio, dove figure fantastiche possono avere caratteristiche fisiche animali e dove giganti conchiglie volano nel cielo o fungono da abitazione.
Uno dei personaggi principali, Juanalberto, ha una bella testa d'anatra: un omaggio a Carl Barks, il padre spirituale di Paperino. Roosevelt continua ad esplorare questo mondo e le vite dei suoi personaggi con La tavola di Venere e All'ombra delle conchiglie, graphic novel ambiziose, lunghe oltre 150 pagine, che presentano spesso diverse riflessioni sull'arte.
Realistico, il suo disegno può ospitare diverse tecniche.
Dal 2007 si dedica quasi interamente alla serie Ce, a fumetti, una lunga riflessione sull'identità, la memoria e l'inconscio.
Anche se i fumetti occupano sempre più un posto importante nel programma di Roosevelt, Roosevelt non rinuncia alla pittura.
Continua a praticarlo ed a esibirlo in mostre in Europa.
La pittura rimane per Roosevelt un potente mezzo per esplorare il meraviglioso mondo delle immagini che emergono dall'inconscio.
Questo mezzo espressivo forma nell'attività di Roosevelt un rapporto dialettico con il fumetto, ei due si alimentano a vicenda.