Il pittore Italiano Giovanni Maranghi (nato a Lastra a Signa) si è diplomato al Liceo Artistico Leon Battista Alberti per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’Ateneo Fiorentino.
Alterna i suoi studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti.
Di quegli anni la conoscenza e la frequentazione di artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia.
Appena ventenne trova spazio per un’esposizione personale presso la Galleria San Ferdinando di Bari.
Da questo momento, seguiranno numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.
Fra gli appuntamenti di maggior rilievo di questi primi anni, si ricordano, quello alla Galleria d’Arte Spinetti di Firenze nel (1982), alla Galleria Dalders ad Amsterdam (1985) e alla Galleria Diva di Bruxelles (1987).
Gli anni ’90 si aprono con un’importante personale “La poltrona dei sogni” alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano, con la quale vivrà un importante rapporto di lavoro che lo porterà in breve tempo a conoscere e a farsi conoscere ai collezionisti d’arte.
Sempre negli anni novanta sarà protagonista a Carmel in California con una personale alla Medici Gallery e ancora allo Studio 205 di Chicago e nel ‘97 con una personale a New Orleans.
L’artista torna ad esporre in Italia con la “Giostra degli incantesimi” presso la Pieve di S.Lorenzo a Signa, nel 1998.
Il nuovo secolo si apre con “Gnacchi e Timparlini” all’Hotel Excelsior di Firenze; una mostra ispirata alle “poesie metasemantiche” di Fosco Maraini.
Nel 2001, Mondadori Editore, gli dedicherà un redazionale e uno special sul periodico “Arte”.
L’attività espositiva, prosegue poi con “Illusiones coscientes” alla Galleria Nichido di Parigi.
Fra il 2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti a, Siena, Pietrasanta, Matera, Firenze (all’interno delle Palazzine Lorenesi in occasione di “Pitti Immagine”) e Forte dei Marmi.
Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e Usa. In questi anni, Maranghi, oltre all’Encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”, in quel perenne gioco che è congeniale al suo discorso pittorico.
Il 2008 è l’anno di “Extra – Large Barocco”, mostra di particolare interesse e grande fascino all’interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza, dove il tema della Donna si confronta con quello della clausura.
Di lì a poco, altri due appuntamenti non meno importanti: “Donne”, trenta opere che ancora indagano il mondo femminile, esposte alla Galleria Brunetti di Ponsacco; e “Colazione da Maranghi”, originale evento, all’interno dell’Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, in occasione del quale presenta il calendario “Mukki Latte” per l’anno 2009.
Anno che inizierà con due appuntamenti negli Stai Uniti: a Palm Beach alla Galleria Faustini e alla Chetkin Gallery di New York, per proseguire poi sempre all’estero con due personali: alla De Freo Gallery di Goteborg e a Parigi in occasione dell’inaugurazione della nuova galleria “Art Comparaison” di Tatiana Tournemine.
Nell’aprile 2010 Maranghi è ancora protagonista in Svezia, a Simrishamn, nella nuova sede della De Freo Gallery, in luglio alla Faustini Arte al Forte dei Marmi ed in Ottobre ancora in Svezia alla De Freo Gallery di Gotheborg.
Nella prima metà del 2011 tre sono gli appuntamenti già noti: il primo alla galleria di Tatiana Tournemine alla Baule, subito dopo a Luxembourg nella galleria di Jean Paul Schortgen e a seguire a Montecarlo durante il 69°Gran Premio di Formula 1 l’esposizione sullo yacht "Planet 125" Euro Choo-Choo curata dalla De freo Gallery.
Da luglio a settembre ha esposto a Lajatico (PI), "Art Food – cibo per la mente" da un’idea di Andrea Bocelli in occasione del “Teatro del Silenzio 2011” con la curatela di Alberto Bartalini.
All’inizio del 2012 in collaborazione con il compositore Lorenzo Pescini ed altri artisti lavora al progetto “Sulla strada di Venere” dove si intrecciano fra loro, musica pittura e poesia.
Di seguito, espone alla “De Freo Gallery” di Berlino e alla Galerie “Tatiana Tournemine” di Parigi insieme alla designer di gioielli Jade Jagger.